L’operatore wholesale Open Fiber, impiegato nell’abbattimento del digital divide in Italia attraverso forti investimenti nella copertura del paese con la banda ultralarga, ha selezionato Nokia come partner per i suoi progetti in tutta la penisola.
La notizia è stata resa nota oggi, 24 Gennaio 2019, tramite un comunicato stampa ufficiale di Nokia, che sosterrà Open Fiber nello sviluppo della fibra FTTH nelle piccole città e nelle aree rurali.
Nello specifico, Nokia è stato selezionato come unico fornitore per i clusters C e D, le cosiddette aree bianche (o a fallimento di mercato), e avrà il compito di fornire servizi, software e strumentazioni necessari per pianificare, sviluppare e supportare le infrastrutture di rete end-to-end basate sulle architetture di tipo GPON.
Tale architettura di rete è stata scelta da Open Fiber sin dall’inizio della sua attività, poiché definita all’avanguardia e future-proof. Si tratta di una tecnologia con velocità massima in downstream e upstream rispettivamente di 2,5 Gbit al secondo e 1,25 Gbit al secondo.
Stefano Paggi, Direttore Network & Operations di Open Fiber, ha commentato la notizia precisando che Nokia è stata scelta come fornitrice per i clusters C e D per sviluppare giga-services e aprire la strada alle evoluzioni future della tecnologia a banda ultralarga. L’esperienza dell’azienda nel settore permetterà di costruire una serie di reti efficienti, dotate delle più recenti tecnologie e di componenti all’avanguardia.
Secondo quanto dichiarato da Paggi, inoltre, le soluzioni di Nokia permetteranno di offrire servizi fino a 10 Gigabit al secondo e, in futuro, fino a 40 Gigabit al secondo. Il supporto del nuovo partner garantirà anche l’adozione dello standard SDAN (Software Defined Networking) per massimizzare il potenziale delle nuove reti.
Alessandro Manno, Direttore Global Enterprise Italy di Nokia, ha invece sottolineato la posizione di rilievo che la sua azienda ricoprirà nell’abbattimento del digital divide in Italia. Le soluzioni end-to-end di Nokia, insieme ai suoi servizi e al suo supporto, potranno ridurre i rischi e accelerare lo sviluppo della nuova rete a banda ultralarga.
Si ricorda che i clusters C e D rappresentano il settore in cui Open Fiber interviene con lo scopo di costruire un’infrastruttura di rete grazie a investimenti concessi da Infratel Italia. Il fine è quello di sviluppare la banda ultralarga in territori considerati a fallimento di mercato, vale a dire le cosiddette aree bianche.
E proprio pochi giorni fa Infratel ha reso noto di aver emesso ben 1277 ordini di esecuzionie per garantire copertura in fibra o tramite tecnologia FWA, con un investimento complessivo di 513 milioni di euro, ripartito nelle varie regioni italiane.
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