Lavoro e Formazione

MISE: aperto un tavolo con sindacati e associazioni sulle difficoltà nel settore dei Call Center

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Nella giornata di giovedì 17 Gennaio 2019, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico in via Vittorio Veneto a Roma, è stato convocato il tavolo sul settore dei Call Center, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, in cui sono state presenti sia le organizzazioni sindacali che le associazioni di categoria.

Stando a quanto si apprende dalla nota diffusa dal MISE, l’iniziativa ha l’obiettivo di affrontare, per la prima volta, in modo organico e sistematico le difficoltà in cui versano i Call center, anche in considerazione delle trasformazioni in atto nel mercato delle telecomunicazioni.

In particolare durante la riunione sono state discusse le problematiche principali che colpiscono il settore, dalla concorrenza sleale alle esternalizzazioni delle attività, dall’utilizzo del criterio del massimo ribasso nelle gare d’appalto al costo del lavoro. Tali sono i fattori che determinano la precarizzazione del settore, una situazione peggiorata dalle storture esistenti sul versante degli ammortizzatori sociali.

Su questo si sono soffermate le organizzazioni sindacali presenti all’incontro Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che nel comunicato stampa congiunto hanno reso noto di aver insistito nel corso dell’incontro sull’immediata necessità di un intervento legislativo che possa favorire un allargamento al comparto dei Call Center degli ammortizzatori sociali già presenti nel settore industriale.

Un altro obiettivo del tavolo è quello di sostenere politiche attive, di cui la formazione nel campo della digitalizzazione è un esempio, come strumenti per rimuovere le difficoltà che incombono su molti lavoratori. A tal proposito Il Ministero ha invitato le parti presenti al tavolo a inviare proposte che, dopo una valutazione tecnica, verranno messe al centro dei prossimi incontri sul futuro del settore dei Call Center.

Durante l’incontro Le Segreterie Nazionali hanno altresì sollecitato il MISE, approfittando anche della presenza del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ad aprire urgentemente un confronto più ampio sul settore delle TLC, e in tale ambito anche sul futuro di TIM nonché dello stesso comparto dei Call Center. Più volte tale richiesta è stata fatta presente sia formalmente che informalmente, ma per due volte il tavolo è stato fissato e poi disdetto da parte del Ministro per sopraggiunti impegni.

Relativamente alle vertenze in atto, su precisa sollecitazione delle Segreterie Nazionali, il Ministero ha confermato il proprio impegno al fine di ricercare soluzioni positive delle stesse.

Il vertice al MISE è stato raggiunto all’indomani di un accordo stipulato fra Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e Asstel, l’associazione di Confindustria che rappresenta la filiera delle Tlc, sul contrasto alle molestie nel luogo di lavoro. L’intesa è stata utile per applicare a livello di settore l’accordo interconfederale del 2016.

“Sul piano operativo le Parti si impegnano a promuovere e sostenere la diffusione e l’adozione presso le singole imprese di una dichiarazione riferita alla non tollerabilità di molestie nei luoghi di lavoro, in cui vi è un esplicito richiamo ad adottare misure adeguate nei riguardi di chi commette tali atti. L’intesa ha una grande rilevanza sotto il profilo etico, chiamando tutti al dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.”

L’accordo si caratterizza per essere volto a proteggere gli aspetti sociali del lavoro per concorrere a porre in essere le condizioni per un sereno sviluppo della persona all’interno dei luoghi lavorativi.

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