Le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL si sono incontrate con Il coordinamento nazionale delle Rappresentanze sindacali unitarie di Comdata a Roma per discutere sui siti di Padova e Pozzuoli.
Secondo il comunicato ufficiale dei sindacati, le posizioni sindacali e aziendali continuano a rivelarsi particolarmente distanti, anche in seguito all’incontro di cui sopra.
Comdata resta ferma nella decisione di non rilanciare il sito di Pozzuoli e di procedere al licenziamento dei 49 dipendenti attualmente ancora in sede. Per Padova, invece, non sono emerse ulteriori novità.
Nel corso delle riunioni con i sindacati, sarebbero emerse anche le difficoltà presenti negli altri siti dell’azienda, come Ivrea, Livorno e Olbia, che riportano un drammatico calo dei volumi, a cui è seguita l’intenzione di Comdata di razionalizzare le sue attività.
Per queste ragioni, i sindacati affermano congiuntamente la necessità di risolvere il prima possibile i problemi presenti nei siti di Padova e Pozzuoli, anche attraverso altri incontri volti a superare le attuali divergenze. Dal canto loro, i sindacati cercheranno di valutare il problema della perdita di volumi di attività sul cliente TIM, appurando le ragioni ed ogni eventuale conseguente azione tesa a evitare crisi occupazionali.
Il Coordinamento Nazionale delle RSU, per finire, ha continuato a ribadire l’importanza di una massima coesione e unitarietà tra tutti i lavoratori, al fine di fare scudo contro le posizioni aziendali. Infatti, sostiene il comunicato, l’eventuale chiusura dei singoli siti potrebbe minacciare nel lungo periodo qualsiasi altro lavoratore di Comdata, in qualsiasi altro territorio del Paese.
Anche per queste ragioni, il coordinamento nazionale unitario delle RSU ha fatto proclamare uno sciopero nazionale della durata di due ore per il giorno 21 Gennaio 2019, alla fine del turno e per tutti i siti dell’azienda. Inoltre, è fissato uno sciopero dell’intero turno, che verrà però proclamato successivamente e solo sulla base degli esiti degli incontri richiesti con l’azienda.
Meno di un mese fa, il 17 Dicembre 2018, i sindacati avevano proclamato un altro sciopero di due ore per i lavoratori di Comdata Ivrea, come risposta ai possibili esuberi.
In quel sito, sono presenti oltre mille lavoratori a rischio, di cui circa cento interinali, che secondo i sindacati rischierebbero il posto a causa dell’andamento altalenante delle commesse.
Sembrerebbe infatti che le nuove attività di Comdata, come quelle per Iliad, Wind, Eolo e il Polo Assicurativo, non stiano bastando a rilanciare il piano industriale dell’azienda, che continua a soffrire.
Ma proprio quest’anno, la società sarà probabilmente impegnata nella gara per Enel, le cui commesse scadranno nel Giugno del 2019.
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