Sicurezza MobileVodafone

Fioccano le interazioni WhatsApp con i falsi operatori telefonici dei principali operatori nazionali

Ultimamente in rete sembrano susseguirsi parecchie segnalazioni di alcuni utenti che raccontano di strane comunicazioni avvenute su Whatsapp con ipotetici operatori telefonici, del noto gestore di telefonia mobile e fissa Vodafone.

MondoMobileWeb quasi un mese fa aveva trattato di un caso molto simile a quello riportato di seguito, relativo all’interazione, mediante WhatsApp, di un cliente di rete fissa Vodafone con quello che, almeno in teoria, doveva essere un consulente ufficiale dell’azienda di telecomunicazioni.

In pratica la pericolosa pratica coinvolge alcuni clienti che si rivolgono a Vodafone per la risoluzione di guasti che colpiscono la propria linea telefonica. Questi, alcuni giorni dopo, vengono infatti contattati dall’ipotetico reparto tecnico del gestore, che in cambio dell’immediata risoluzione della problematica mediante l’invio di personale specializzato, richiede la copia dei documenti di identità dell’utente ed in certi casi anche quella di un secondo documento come la patente.

Questo è quanto riporta la pagina Facebook ufficiale della polizia postale Una Vita da Social, che allega anche l’immagine della conversazione avvenuta su Whatsapp, tra un cliente ed un fantomatico reparto tecnico Vodafone.

Fonte: Una Vita da Social

La conversazione inizia con un messaggio nel quale viene segnalato al cliente che a seguito della propria telefonata al servizio clienti Vodafone per i problemi di rete fissa ed internet, la pratica è passata nelle mani dell’ufficio tecnico, che è quindi in attesa di sapere se il disservizio è cessato o si manifesta ancora.

Nel momento in cui il cliente ribadisce il manifestarsi della propria problematica, l’operatore gli fa presente che si tratta di un disservizio risolvibile attraverso l’intervento diretto di un tecnico specializzato e che, al fine di risolvere tutto in maniera veloce, la segnalazione deve essere gestita ad alta priorità. Per fare ciò chiede però in cambio le fotografie fronte e retro del documento di identità del cliente, che dapprima fa notare che Vodafone dovrebbe già essere in possesso di svariate quantità di fotocopie del proprio documento, ma che una volta appreso che si tratta di una procedura standard, ci casca purtroppo, inviandoli.

Al che il presunto operatore ufficiale Vodafone, chiede al cliente la disponibilità per l’intervento del tecnico e si mettono d’accordo. Ma non finisce qui, infatti tirando fuori l’ennesima scusail falso operatore riesce ad ottenere anche un secondo documento (la patente), e la conversazione si chiude con la definizione dell’appuntamento con il tecnico, che mai arriverà.

Si rende noto che per tutelare la propria clientela, Vodafone Italia ha già sporto regolare denuncia all’Autorità giudiziaria, e si evidenzia anche il fatto che i gestori telefonici non sono soliti richiedere documenti per interventi di assistenza e soprattutto non usano la celebre app di messagistica istantanea Whatsapp per interagire con i propri clienti.

A tal proposito però, si aggiunge che da poco tempo Vodafone permette ai propri clienti di interagire con esso, per mezzo di TOBi tramite l’applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp. Si tratta per adesso di una fase sperimentale (beta), che se superata potrebbe portare questo a diventare l’unico canale ufficiale utilizzato dall’operatore per le comunicazioni ai propri clienti.

Per chi non lo conoscesse già, TOBi è l’assistente digitale di Vodafone che permette di rispondere alle esigenze e alle richieste più semplici, fornendo un’assistenza 24 su 24 e 7 giorni su 7. Tobi, in versione completa, è presente all’interno dell’applicazione MyVodafone, nel sito ufficiale dell’operatore, sulla pagina ufficiale Facebook di Vodafone e dal 24 Ottobre 2018 anche su Alexa, lo speaker intelligente a marchio Amazon.

Inoltre è bene sottolineare che, ultimamente circola un’altra pratica simile con la quale i truffatori contattano i clienti, avvisandoli di presunti imminenti aumenti del prezzo della loro offerta telefonica e invitandoli ad attivarne una più conveniente effettuando il passaggio ad un altro operatore.

Si consiglia di accertarsi sempre della persona con cui si sta effettivamente parlando e di contattare di persona il servizio clienti ufficiale del proprio operatore una volta terminata la chiamata.

Non è escluso che questi processi siano attuati da operatori di call center che vogliono acquisire i dati dei clienti, ma che lavorano per conto di altri gestori telefonici che dal canto loro, sono il più delle volte, totalmente estranei ai fatti.

Nel caso ci si accorgesse dell’inganno, ciò che può essere possibile e socialmente utile fare in queste situazioni, è denunciare la questione all’operatore con cui si ha sottoscritto il contratto, o in genere alle associazioni dei consumatori.

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