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Consiglio di Stato sospende la sentenza TAR sulla fatturazione a 28 giorni: niente rimborsi entro il 31 Dicembre 2018

Brutte notizie per i consumatori italiani, in particolare per gli utenti di rete fissa coinvolti dalla fatturazione a 28 giorni: il Consiglio di Stato, in seguito ai ricorsi presentati dagli operatori, ha deciso di sospendere la validità delle sentenze del TAR del Lazio, che stabilivano l’obbligo per le compagnie di risarcire gli utenti entro il 31 Dicembre 2018.

Lo riporta il sito web dell’Agenzia di Stampa Reuters la quale, tramite alcune fonti legali, ha fatto trapelare la notizia della sospensiva disposta dal Consiglio di Stato, così come era stato richiesto dalle compagnie telefoniche. A quanto pare, il provvedimento potrebbe essere pubblicato in giornata.

A seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato, le aziende TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb non sono più obbligate ad effettuare i rimborsi entro il 31 Dicembre 2018, i quali a questo punto slittano a data da destinarsi.

Secondo quanto riportano le fonti legali consultate dalla Reuters, alla base dei ricorsi degli operatori ci sarebbe la contestazione del potere dell’Autorità di obbligare le compagnie al rimborso stabilendone anche le modalità.

Sempre le stesse fonti fanno sapere come le compagnie sostengano che, quando l’AGCOM stabilì l’obbligo di rimborso agli utenti, l’Autorità non avesse ancora questo tipo di potere, il quale fu introdotto solo con un successivo Decreto Legge.

Infatti era stata proprio AGCOM con la delibera n. 269/18/CONS, a stabilire che gli operatori avrebbero dovuto restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa, anche di tipo convergente, entro il 31 Dicembre 2018.

Successivamente erano state inflitte anche delle multe agli stessi operatori per aver continuato a fatturare ogni 28 giorni anche in seguito alle diffide dell’AGCOM. Le compagnie telefoniche avevano deciso così di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

Come riportato anche da MondoMobileWeb, lo scorso 21 Novembre 2018 sono state pubblicate dal TAR del Lazio le sentenze emanate giorno 14 Novembre 2018, con cui il Tribunale Amministrativo aveva parzialmente accolto i ricorsi portati avanti da Telecom Italia, Vodafone Italia S.p.a., Wind Tre S.p.a. e Fastweb S.p.a..

In quel caso, la sentenza prevedeva l’annullamento delle sanzioni pecuniarie a carico degli operatori, ma al contempo confermava la disposizione di un risarcimento di quanto era stato ingiustamente sottratto agli utenti.

La notizia era stata accolta con entusiasmo anche dal CEO di Iliad Benedetto Levi il quale, commentando tramite il suo profilo Twitterinvitava le compagnie telefoniche coinvolte a restituire il maltolto.

Per tutta risposta, come riportato da MondoMobileWeb, gli operatori hanno deciso di impugnare la sentenza del TAR, con il risultato riportato in data odierna del congelamento dei rimborsi.

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