Il servizio di Report sui compensi dei rivenditori TIM: il 187 annullerebbe alcune pratiche?
La trasmissione televisiva Report, in onda su Rai 3 e condotta da Sigfrido Ranucci, nella puntata di ieri, 3 Dicembre 2018, si è soffermata sul mercato delle telecomunicazioni e sul sistema di compensi erogati alla forza vendita da parte dell’operatore TIM.
Il servizio vede questa volta protagonista
un commerciante affiliato alla forza vendita TIM, che mostra i risultati economici del lavoro svolto. Nella lista presentata all’inviato di report, una gran mole di voci riporta un compenso pari a zero euro.Secondo il commerciante, i valori positivi, quindi gli effettivi ricavi della sua attività, riguardano servizi su abbonamenti, considerati ormai assai difficili da vendere.
Il guadagno del rivenditore starebbe invece nel raggiungimento degli obiettivi che TIM comunica attraverso degli appositi piani incentivazione mensili, che presentano numerose tabelle con i singoli servizi da proporre e la quota spettante al rivenditore, il quale lamenta una eccessiva complessità e numerose variazioni anche nel corso di una frazione di anno solare.
Secondo il rivenditore, la complessità delle tabelle e la loro costante variazione in intervalli temporali particolarmente ristretti costituirebbe una strategia di TIM volta a confondere la forza vendita per ottenere maggiori guadagni.
Nella seconda parte del servizio, ci si concentra su alcuni contratti che sembrerebbero venire annullati alla forza vendita a vantaggio del 187, il servizio clienti dell’operatore. Nello specifico, i contratti in questione si riferiscono agli abbonamenti di rete fissa, considerati particolarmente difficili da proporre alla clientela.
Secondo il parere del rivenditore, dopo qualche giorno dall’avviamento della pratica con il rivenditore, il cliente verrebbe talvolta ricontattato dal 187 e la suddetta pratica annullata. Il 187 si approprierebbe dunque del cliente inizialmente gestito dal rivenditore, proponendo il medesimo servizio. Il rivenditore in questione afferma che, a partire dal 2011, il 41% delle pratiche in questione sarebbero state annullate attraverso questo sistema.
Per finire, l’inviato fa osservare come le fatture di TIM per il pagamento del corrispettivo spettante al rivenditore manchino di chiarezza: le operazioni vengono computate singolarmente, in un sistema che non permetterebbe al rivenditore di verificare agevolmente i valori e i corrispettivi registrati.
In chiusura, il servizio (ecco il link diretto alla puntata integrale di Report) fa notare come molto spesso i venditori che decidano di affidarsi a un sistema in franchising finiscano per venire compressi dalle strategie di mercato adottate dall’azienda di riferimento.
Si sottolinea come, in questo periodo, secondo numerose testimonianze, la forza vendita stia attraversando un momento assai delicato. A causa delle battaglie sui prezzi in corso tra tutti gli operatori telefonici, l’attuale situazione sarebbe caratterizzata da nuove condizioni di gare interne sempre più restrittive rispetto al passato. Alcune segnalazioni sembrerebbero suggerire che siano state applicate delle significative riduzioni per i compensi degli addetti alla vendita.
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