I progressi di Vodafone nei test per il 5G: ambulanza connessa e automobili smart, ma l’innovazione toccherà ogni settore
Nel corso dell’indagine conoscitiva sulla rete 5G alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati del 28 Novembre 2018, Sabrina Baggioni, 5G Program Director di Vodafone Italia, ha presentato i vantaggi della nuova connessione e i progressi raggiunti dalle sperimentazioni di Vodafone, che toccano settori come la sicurezza, l’IoT, l’industria 4.0 e la sanità.
L’intervento di Sabrina Baggioni si apre con una riflessione sulle sperimentazioni di Vodafone a Milano: la loro realizzazione è considerata come una risposta ai maggiori quesiti nati dall’avvicinarsi dell’era del 5G.
Per le caratteristiche del 5G, non vi è settore che non possa scoprire innovazione e digitalizzazione all’interno dei propri meccanismi: il solo discriminante è il fattore tempo. Viene infatti sottolineato come il 5G non cambi solo la componente tecnologica, ma richieda nuovi modelli di business, basati su cooperazione e partnership per l’erogazione dei servizi.
Sebbene i tempi e le modalità con cui i servizi basati sul 5G saranno resi disponibili siano ancora incerti, molto dipenderà dalla road map e dallo sviluppo della tecnologia, che andrà impiegata nel modo e nel momento opportuno in ogni singolo settore. Evidentemente, alcune delle caratteristiche su cui oggi stesso si continua a sperimentare non saranno immediatamente disponibili.
Sarà infatti da subito possibile trasportare dati pesanti, mentre la caratteristica fondamentale che permetterà alla rete di supportare oltre un milione di oggetti connessi in un’area particolarmente ristretta potrebbe non essere immediatamente disponibile.
A Milano, la sperimentazione sull’area metropolitana ha comportato un investimento totale di 90 milioni, una cooperazione con 38 aziende pubbliche e private e la realizzazione di nuovi servizi in diversi settori. Inoltre, Vodafone sta investendo 10 milioni di euro in una call per startup rivolta ad aziende esterne alla partnership di cui sopra.
Gli elementi che si legano al 5G sono essenzialmente 3, sostiene Baggioni: la capacità di trasportare dati su banda molto ampia, oltre 10 Gigabit al secondo; la latenza, inferiore ai 10 millisecondi, un intervallo temporale estremamente ridotto e inferiore alle possibilità di percezione del cervello umano; e per finire, le soluzioni per l’IoT.
Tra gli esempi citati, si fa riferimento a un robot dotato di lama o altri strumenti da lavoro, in una catena produttiva, in grado di avvertire immediatamente il movimento umano per evitare incidenti sul lavoro, oppure un’automobile che possa frenare immediatamente dopo aver ricevuto l’informazione dell’arrivo di una seconda vettura ad alta velocità in prossimità di un incrocio.
Non mancano poi applicazioni nel settore della sicurezza, come telecamere con sistemi di intelligenza artificiale da impiegare in luoghi particolarmente affollati, come le stazioni ferroviarie, per esaminare l’effettiva pericolosità di un bagaglio lasciato incustodito.
Tra le tante applicazioni pratiche testate dall’operatore, la rappresentante di Vodafone cita l’ambulanza connessa. Si tratta di un meccanismo complesso, realizzato da Vodafone insieme all’ospedale San Raffaele di Milano e alla Croce Rossa.
Lo scopo è quello di inviare informazioni ad altissima definizione, come dati biometrici o ecografie, e fornire le ambulanze di sistemi in grado di supportare i paramedici e i volontari in caso di intervento immediato, anche attraverso gestione da remoto. Sarà così possibile ridurre le tempistiche e adottare sempre le soluzioni migliori per ogni urgenza, così da mettere ancora una volta la tecnologia al servizio dei cittadini.
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