Sicurezza Mobile

Finti call center agognano un SI per truffare le persone

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Negli ultimi tempi spopola un nuovo tentativo di truffa, mascherandosi da call center infatti, i cyber criminali contattano i consumatori proponendo loro offerte e sconti fasulli e, facendo leva su meccanismi neurolinguistici, li spingono a pronunciare il fatidico “si“. 

Si tratta di un modo di agire sempre più frequente ai danni della clientela di operatori di telefonia mobile come Vodafone, Tim, Wind Tre oltre che di operatori energetici o istituti bancari, che in realtà sono totalmente estranei ai fatti.

A rivelarlo è un comunicato stampa di G DATA diramato nella giornata di oggi, Mercoledì 28 Novembre 2018, riportante ulteriori dettagli in merito alla messa in guardia contro l’attuale campagna di phishing ad opera di call center fasulli.

G DATA, azienda fondata nel lontano 1995 a Bochum (Germania), attiva nel settore della sicurezza informatica da oltre trent’anni, ha infatti deciso di informare i consumatori in merito a questo pericoloso fenomeno di phishing rivolto sopratutto agli utenti smartphone.

Questi hacker possiedono dei particolari sistemi capaci di generare automaticamente numeri di cellulare, che una volta composti (qualora il numero sia realmente esistente) stabiliscono una connessione con il proprietario della numerazione dando il via alla frode, questi, difatti, spacciandosi per presunti call center di noti gestori telefonici, banche o fornitori di energia, tentano cosi di truffare il malcapitato.

Nel dettaglio i falsi addetti propongono domande basate sui più all’avanguardia canoni di  programmazione neurolinguistica, cosi da manipolare l’interlocutore fino a spingerlo a risponderesi” o “no” alla propria domanda.

Un esempio tipico riportato nella nota stampa è relativo alla domanda: “Beneficia già dello sconto esclusivo a Lei riservato?”.

Quesiti all’apparenza innocui, ma che in realtà nascondono l’insidia dietro l’angolo per via del irrefrenabile istinto di replica che comportano. Per questo motivo non bisogna mai pronunciare le parole “si” e “no” che tanto agognano, in quanto i criminali potrebbero sfruttare la registrazione delle suddette paroline per tagliarla ed inserirla in una ipotetica conversazione fasulla riguardante la vendita di servizi, come ad esempio la risposta alla domanda “Lei è d’accordo di pagare tale somma per il piano tariffario mensile scelto?”.

Si tratta di un’abile strategia di montaggio audio che è ovviamente illegale, ma non l’unica purtroppo.

I call center fasulli adoperano infatti anche altre tattiche per fregare il consumatore, come quella di cercare di carpire telefonicamente, a tutti i costi, password e dati personali del malcapitato, per avere accesso all’area clienti online dell’operatore con il quale è attivo l’utente, e stipulare nuovi piani tariffari o un prolungamento del contratto a nome del consumatore traendone però personalmente i benefici correlati, come il recapito di un nuovo smartphone presso un altro indirizzo. Lo stesso, se non più grave, è lo scenario in cui il finto call center si impossessa dei dati di accesso all’online banking dell’utente.

G DATA consiglia di prestare molta attenzione tutte le volte che si ricevono telefonate da numeri sconosciuti, specialmente se dotati di prefissi 02 o 06 e di evitare di fornire dati sensibili e risposte come “si” o “no“. Nello specifico Tim Berghoff, Security Evangelist di G DATA Software AG, afferma quanto segue:

Occhio alle chiamate da parte di numeri privati o sconosciuti: se, come prima cosa, l’operatore vi chiede se riuscite a sentirlo, non rispondete di si, anche se è difficile resistere. Piuttosto cercate altre formule come Riesco a sentirla oppure Giusto. Quando proprio non sapete come fare, terminate la chiamata e contattate il vostro (vero) operatore, chiedendo di farvi sapere se è in corso un’attività promozionale”.

G DATA riporta inoltre che, ulteriori armi di difesa da questi tentativi di frode, sono rappresentati dalle applicazioni per smartphone: Telefono (esclusiva di Android), che monitora le chiamate ricevute rilevando se queste provengono da fonti credibili e bloccandole in caso contrario, e TrueCaller (disponibile per Android, iOS e Windows Phone), che insieme alle funzionalità appena descritte, offre anche simili servizi per quanto concerne gli SMS.

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