TIM ha deciso di rispettare ed adeguarsi, a partire dal 1° Dicembre 2018, alla delibera AGCOM n. 348/18/CONS, che sancisce il principio del cosiddetto “modem libero”, ossia la possibilità da parte dell’utente di non dover per forza utilizzare il modem fornito dall’operatore, il quale non potrà più inserire in maniera obbligatoria questo tipo di apparecchiatura nei contratti di rete fissa.
Lo ha annunciato la stessa TIM in questi giorni con una comunicazione in fattura ai clienti di rete fissa, successivamente pubblicata sul sito ufficiale nella sezione “News – Comunicazioni Importanti” il 22 Novembre 2018.
Dunque a partire dal 1° Dicembre 2018, in ottemperanza alla Delibera AGCOM n. 348/18/CONS, TIM garantirà ai suoi clienti il diritto di scegliere il terminale per l’accesso ad Internet.
TIM aveva anche tentato di sospendere in via cautelare, in attesa di un pronunciamento definitivo sulla vicenda, la validità della delibera proponendo un ricorso al TAR del Lazio, che lo scorso 16 Novembre 2018 è stato respinto, confermando le scadenze entro cui gli operatori devono adeguarsi alle nuove disposizioni.
Infatti con questa delibera pubblicata il 2 Agosto 2018 si definivano due particolari scadenze, poi prorogate di 30 giorni per via della successiva delibera n. 476/18/CONS. La prima, che è quella oggetto della comunicazione di TIM, prevede che entro il 30 Novembre 2018:
I fornitori di servizi di accesso ad Internet adeguano le condizioni contrattuali, le indicazioni commerciali e le informazioni da fornire agli utenti finali
Questo significa che dal 1° Dicembre 2018, TIM, come tutti gli altri operatori, dovranno garantire agli utenti il perfetto funzionamento (salvo limitazioni tecniche) sia della linea telefonica (anche VoIP) che quella Internet con qualsiasi modem che l’utente sceglierà, senza alcuna modifica delle condizioni economiche applicabili.
Fino ad adesso, infatti, gli operatori non permettevano la corretta configurazione di un apparecchio diverso da quello incluso nel contratto (soprattutto per quanto riguarda i parametri VoIP), obbligando di fatto il consumatore in molti casi a dover utilizzare il modem fornito dalla compagnia telefonica.
A questo proposito, nella sua comunicazione ai clienti pubblicata sul sito, TIM ricorda che:
L’eventuale scelta di un prodotto diverso da quello fornito da TIM dovrà essere effettuata nel rispetto delle condizioni contrattuali applicabili all’offerta attivata e consultabili su questo sito alla pagina dedicata alle Condizioni generali di abbonamento e di contratto.
Occorre comunque tenere presente la necessità di utilizzare apparati con caratteristiche tecniche adeguate alla corretta fruizione dei servizi. TIM, infatti, non risponderà per servizi di manutenzione e disservizi che riguardino il funzionamento di prodotti autonomamente scelti dal Cliente.
La seconda scadenza, fissata al 31 Dicembre 2018, riguarda invece i clienti con dei contratti già in essere che prevedono l’utilizzo obbligatorio a pagamento (spesso a rate) del modem proprietario. In questo caso AGCOM ha sancito che entro tale data:
I fornitori di servizi di accesso ad Internet, […] limitatamente ai contratti in essere che prevedono l’utilizzo obbligatorio del terminale a titolo oneroso per l’utente finale:
a. Propongono all’utente la variazione senza oneri della propria offerta in una equivalente offerta commerciale che preveda la fornitura dell’apparecchiatura terminale a titolo gratuito o che non ne vincoli l’utilizzo attraverso l’imputazione di costi del bene o dei servizi correlati al terminale nella fatturazione;
b. In alternativa, consentono all’utente finale di recedere dal contratto senza oneri diversi alla mera restituzione del terminale, dandone adeguata informativa.
Questo significa che entro il 31 Dicembre 2018 gli operatori dovranno proporre agli utenti che stanno pagando per l’utilizzo del modem fornito dall’operatore, un cambio offerta verso una che ne prevede l’utilizzo gratuito o in alternativa il recesso gratuito dal contratto, annullando eventuali penali previste per il modem, che andrà semplicemente restituito.
Non è ancora dato sapere quali saranno le iniziative che sia TIM che gli altri operatori, prevederanno per rispettare questo punto della delibera, ma dovranno necessariamente comunicarlo nelle prossime fatture di Dicembre 2018 o comunque pubblicare l’annuncio sul sito.
Il lato positivo è che sicuramente i consumatori che avevano sottoscritto un contratto con un modem fornito obbligatoriamente a rate (spesso con obbligo di permanenza di almeno 48 mesi e relative penali) potranno liberarsi da questi vincoli, rendendo più semplici e meno onerose eventuali migrazioni ad altro operatore.
Per maggiori informazioni sull’adeguamento di TIM alla delibera AGCOM sul modem libero è possibile contattare il Servizio Clienti al numero 187.
Si ringraziano Alessandro e Davide per la segnalazione
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