Nel 2002 Wind aveva presentato il piano tariffario Be Wind che consentiva di chiamare a consumo e di autoricaricarsi da alcune telefonate ricevute in Italia. Nelle prime versioni il meccanismo di autoricarica prevedeva un accredito di 2 centesimi di euro al minuto per i primi due minuti di conversazione e 3 centesimi al minuto dopo il terzo minuto di conversazione.
All’inizio il cliente si autoricaricava solo dalle chiamate ricevute dai clienti Wind con numeri aventi come prefisso 320, 328 e 329. Successivamente il meccanismo di autoricarica è stato rimodulato per le chiamate ricevute da qualsiasi operatore nazionale escluso i clienti Wind e l’autoricarica è diventata di 3 centesimi di euro al minuto già dal primo secondo di conversazione.
Rispetto all’opzione autoricarica Pieno Wind, l’autoricarica si è sempre sommata al credito principale del cliente ed è stato sempre possibile pagare eventuali attivazioni o rinnovi di opzioni tariffarie. Nel 2004 è stata lanciata anche la tariffa Be Wind New che non prevedeva più il meccanismo di autoricarica.
Negli ultimi anni, con la diminuzione dei costi di terminazione e con nuove offerte tariffarie, i clienti Wind con la tariffa a consumo Be Wind attiva sono diventati sempre meno. Molte SIM nel tempo sono state anche disattivate con l’accusa di aver “abusato” dell’autoricarica offerta dall’operatore.
Ecco il testo inviato: “Gentile Cliente, la informiamo che è stato riscontrato un utilizzo del servizio difforme dai principi di buona fede e correttezza. Abbiamo sospeso il servizio e provveduto alla decurtazione del credito generato da autoricarica. Per ulteriori info o per una gestione alternativa chiami il Servizio Clienti WIND 155 tutti i giorni dalle 09.00 alle 20:00. In assenza di una comunicazione seguirà tra 15 giorni la disattivazione della sua sim.“
I clienti Be Wind con un credito molto alto, tanti anni fa hanno avuto anche difficoltà per mantere attiva la propria sim. Come si sa, per mantenere attiva una sim Wind è necessario fare una ricarica almeno una volta all’anno. Più di 10 anni fa si è scoperto che i clienti Wind con un credito principale maggiore di 1500 euro non potevano ricaricare la propria sim.
Ritornando ai giorni nostri, a fine Ottobre 2018 Wind ha deciso di modificare, senza alcun preavviso, il credito in due parti: credito principale e credito bonus BeWind.
I clienti coinvolti, lo stesso giorno della modifica sono stati avvisati con l’invio di un messaggio che li informava che, da quel momento, il credito ricaricato con il meccanismo di autoricarica BeWind è possibile verificarlo con la stringa dedicata *123*184#
Secondo alcune segnalazioni è stato trasformato in credito bonus BeWind, anche quello reale acquisito da ricariche standard.
Il credito bonus BeWind ha priorità rispetto al credito principale e, secondo il racconto del Servizio Clienti 155, è possibile utilizzarlo anche per pagare rinnovi di eventuali offerte tariffe attive. Non è possibile più usarlo per trasferire credito su un’altra sim Wind con il servizio “Ricarica Sms“.
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