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Fastweb, il coordinamento Fistel Cisl si appella alla società per tacitare i rumors delle ultime settimane

Le indiscrezioni che hanno reso Fastweb nelle ultime settimane protagonista di alcune indiscrezioni che l’hanno resa oggetto di una vendita o di una partnership ad opera dei proprietari svizzeri di Swisscom non sono piaciute alle sigle sindacali.

 

Il coordinamento Fistel – Cisl, riunitosi con la partecipazione della delegazione RSU, delle strutture territoriali e della segreteria nazionale a Roma lo scorso 23 Ottobre 2018 ha sollevato la questione ai più alti organi aziendali per stroncare il clima “pesante e negativo tra i lavoratori”.

Le preoccupazioni a cui il comunicato dell’incontro fa riferimento sono quelle sorte dopo l’articolo di Bloomerang che ha rivelato come Swisscom AG, proprietaria al 100% di Fastweb S.p.A. stia valutando diverse opzioni, tra cui anche la possibile cessione o un accordo di partnership.

Riguardo la controparte della trattativa eventualmente interessata ad esaminare l’opportunità, si è parlato CK Hutchison Holdings Ltd, che avrebbe aperto gli scenari per una possibile connessione con Wind Tre, sebbene quest’ultima non sia interessata ad allargare in tal senso i progetti futuri sulla linea fissa, settore in cui Fastweb invece ha investito maggiormente negli ultimi anni.

La situazione non è ben definita e dopo quasi un mese dall’inaspettata notizia, non ci sono stati aggiornamenti. La questione è stata intrecciata ad un’altra altrettanto delicata lanciata dalle indiscrezioni che si riferiscono alla considerazione da parte di Hutchison di modificare il proprio complesso di torri.

Alle ipotesi poi si aggiungono i dubbi di chi si chiede come ciò possa accadere dopo la partita che Swisscom ha giocato nell’aggiudicazione delle frequenze 5G, comprese quelle rilevate da Tiscali e attualmente oggetto di ricorso da parte di Vodafone e Iliad, e con i risultati finanziari positivi che la compagnia telefonica sta dimostrando di raggiungere.

Nel traffico creato da queste informazioni i sindacati chiedono una maggiore chiarezza, che investe soprattutto le ultime indiscrezioni in cui la società si trova coinvolta, ma che si accumula alle richieste che il coordinamento Fistel – Cisl pone in merito al piano di passaggi di livello da part-time a full-time temporanei, alla mancata estensione alla totalità dei lavoratori della quota di denaro dovuta una tantum dal rinnovo del contratto collettivo e al non soddisfacente target coperto dal premio di risultato.

La richiesta di porre silenzio, alla notizia dell’apertura di un dossier Fastweb, non ha avuto un riscontro ufficiale. Diversamente, sebbene del possibile cambiamento della gestione di Fastweb si sia parlato come si lo si farebbe di un fulmine a ciel sereno, il silenzio regna per adesso dall’altra parte, quella della società.

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