Telecomunicazioni

Italia rieletta nel Consiglio dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni fino al 2022

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L’Italia è stata rieletta nel Consiglio dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, anche nota con l’acronimo inglese ITU, con un totale di 168 voti. All’elezione, avvenuta nel corso della Conferenza Plenipotenziaria dell’Organizzazione, l’Italia ha ottenuto il secondo maggior numero di voti a livello mondiale.

E’ quanto dichiarato da un comunicato stampa del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), che sottolinea come l’italia abbia raggiunto la prima posizione nel proprio collegio elettorale, superando ampiamente il risultato ottenuto nella Plenipotenziaria dell’anno 2014.

La Conferenza è in svolgimento dal 29 Ottobre al 16 Novembre 2018, a Dubai, e il comunicato ricorda il ruolo preminente dell’Italia, che ha supportato l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni sin dal momento della sua fondazione.

L’unione è un’agenzia specializzata dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), responsabile per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tra i suoi scopi, quello di coordinare l’uso condiviso dello spettro radio e delle tecnologie informatiche per uno sviluppo sostenibile. L’ITU si occupa inoltre della standardizzazione delle comunicazioni.

Il ruolo dell’Italia, si legge, è quello di concorrere nella missione di estendere a tutti i benefici delle telecomunicazioni/ICT, in un contesto caratterizzato da una rapida evoluzione e innovazione, contribuendo a sviluppare l’intero settore.

Le conferenze Plenipotenziarie dell’ITU si tengono ogni quattro anni e permettono di monitorare le attività dell’Unione, le politiche e le strategie adottate. Inoltre, è proprio in occasione di queste conferenze che si coordinano i Working Groups su specifici argomenti predisposti dal Consiglio stesso, così da preparare le prime bozze dei Piani Strategici e Finanziari dell’Organizzazione.

Per l’area europea, individuata come Regione B, gli Stati membri eletti sono stati, in ordine alfabetico, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ungheria.

L’area complementare dell’Europa dell’est, definita Regione C, per la quale sono stati riservati 5 posti, sarà invece rappresentata da Azerbaijan, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Russia. I Paesi selezionati faranno parte del Consiglio dal 2019 al 2022.

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