Agcom: accolta l’istanza di un cliente contro Optima Italia S.p.A. a seguito di ritardi e disservizi
A seguito di un’istanza mossa da un utente di telefonia fissa business Optima Italia S.p.A., l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha pubblicato una delibera nella quale definisce la conclusione della controversia con l’accoglimento parziale delle richieste dell’istante.
Quest’ultimo ha contestato, all’azienda telefonica Optima, una serie di problematiche relative al ritardo verificatosi nell’attivazione del servizio sia voce che internet, al funzionamento discontinuo di quest’ultimo, fino alla mancanza di risposta relativa al reclamo effettuato.
Il contratto era stato stipulato giorno 8 Novembre 2017 per poi essere attivato dopo centotre giorni, in data 19 Febbraio 2018. A questo punto l’utente ha riscontrato problemi di funzionamento sia riguardanti la connessione internet, sia la linea fissa, continuamente sospesi, a cui sono seguite problematiche relative anche al funzionamento del POS.
La presenza di un guasto non risolto è stata riconosciuta dalla società Optima nel periodo tra il 19 Febbraio 2018 e il 5 Maggio 2018, mentre il cliente, nel Dicembre 2017, aveva inviato un reclamo che non ha ricevuto risposta. Inoltre, l’istante ha contestato le note di credito emesse dalla società, dal momento che ricoprivano solo parzialmente i disservizi, trattandosi di un contratto di tipo business.
In conclusione, le richieste dell’utente riguardavano la liquidazione dell’indennizzo per 1) il ritardo nell’attivazione del servizio; 2) il ritardo a seguito di cambio operatore; 3) la sospensione dei servizi senza i presupposti; 4) la discontinua erogazione del servizio; 5) il ritardo nella riparazione del guasto; 6) la mancata risposta al reclamo.
Dal canto suo l’operatore Optima Italia ha affermato di aver corrisposto un indennizzo pari a 7,50 euro per ogni giorno di ritardo a partire dal sessantunesimo (infatti sono sessanta i giorni previsti per il perfezionamento del contratto).
Inoltre è stato riconosciuto un indennizzo di 145 euro ed uno sconto su quattro mesi di canone a seguito del malfunzionamento riconosciuto e poi risolto nel Febbraio 2018. Un ulteriore indennizzo è stato previsto anche per il disservizio verificatosi a Marzo 2018, per la somma di 150 euro (2,50 euro al giorno per sette giorni in totale).
Dall’analisi dei documenti che sono stati sottoposti all’AGCOM, per quanto riguarda i punti n. 1 e 2, che sono stati accolti, è emerso che l’azienda non abbia corrisposto gli indennizzi tenendo presente la natura del contratto business, motivo per cui sarà tenuta a corrispondere il risarcimento restante, che prevede una somma di 30 euro al giorno. Il punto n. 3 non può essere accolto dal momento che il disservizio è stato rimborsato, mentre il punto n. 4 ha trovato accoglimento. I punti n. 5 e 6 non possono essere accolti sia perché l’istante ha già trovato tutela mediante il riconoscimento dell’indennizzo (nel primo caso), sia perché la società Optima ha già corrisposto il risarcimento.
L’AGCOM ha quindi deliberato che Optima Italia S.p.A. debba risarcire l’utente con gli importi maggiorati degli interessi legali, rispettivamente corrispondenti a 900 euro come indennizzo per il ritardo di attivazione dei servizi voce e internet, e pari a 655 euro come indennizzo a causa del malfunzionamento dei servizi. Una volta effettuate le liquidazioni di tali somme, la società Optima Italia S.p. A. dovrà comunicare l’adempimento all’Autorità entro sessanta giorni dalla notifica della delibera.
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