Call Center: 60 lavoratori di Teleperformance rischiano il posto di lavoro
Daniele Simon, segretario del Nidil Cgil di Taranto, ha annunciato una manifestazione per mercoledì 31 Ottobre 2018 davanti al call center della multinazionale Teleperformance. Secondo il sindacato 60 lavoratori somministrati, per effetto del nuovo decreto dignità del governo, potrebbero, dal 1° Novembre 2018, perdere il posto di lavoro.
Daniele Simon ha dichiarato in un comunicato:
“Nel call center di Taranto della multinazionale Teleperformance i primi 60 lavoratori somministrati, per effetto del cosiddetto ‘decreto dignità’, potrebbero dal 1° novembre tornare tra le fila dei disoccupati italiani La platea dei lavoratori a rischio sale a circa 300 se valutiamo i contratti in scadenza. Contratti che, superata la soglia dei quattro rinnovi, secondo il recente decreto dignità voluto dal vicepremier Luigi Di Maio, potrebbe di fatto aprire la strada a una stagione tritacarne. A settembre il Nidil aveva già utilizzato questo termine, spiegando come il personale in uscita veniva allegramente sostituito da altro personale passato velocemente da corsi di formazione organizzati dalla stessa azienda e spesso con la complicità dei committenti. Si forma personale che si tiene pronto come in una batteria di polli da combattimento. Una volta scaduti i termini che dovrebbero aprire la porta a un lavoro stabile, si procede con la sostituzione.”
Il Segretario del Nidil Cgil di Taranto ha voluto anche aggiungere una sua ipotesi ad effetto sulle conseguenze di questi 60 nuovi licenziamenti. Ecco quanto ha detto: “Le ripercussioni potrebbero riguardare anche i lavoratori con contratto non precario, perché la fuoriuscita di questo personale potrebbe causare subito la perdita della commessa Iliad e ridurre di circa il 50 per cento il flusso delle chiamate“.
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