Fondazione Vodafone e Girl Effect contro il limite sociale all’uso dei telefoni per le ragazze
Sono stati recentemente pubblicati dalla Fondazione Vodafone e da Girl Effect, associazione no-profit, i risultati di un report globale che ha approfondito il modo in cui le giovani ragazze accedono alla tecnologia mobile e la utilizzano.
Ciò che viene mostrato è che i coetanei di sesso maschile hanno 1,5 volte più probabilità di avere un telefono rispetto alle ragazze e questo a causa di quello che può essere definito un vero e proprio pregiudizio di tipo sociale, oltre ad altre barriere che impongono dei limiti alle ragazze riguardo all’uso dei dispositivi mobili.
Negli stati in via di sviluppo l’accesso delle ragazze alla tecnologia mobile sembra essere più alto del previsto: solo il 44% delle intervistate afferma di possedere un telefono, mentre il 52% dice di utilizzare telefoni in prestito. Rispetto alle ragazze, il 67% dei ragazzi ha affermato di possedere un telefono e solo il 28% dichiara di usarne uno in prestito. Inoltre, secondo lo studio, diverse sono le possibilità offerte dai telefoni, ovvero creano nelle ragazze un senso di collegamento con il mondo esterno nel 50% dei casi, permettono di accedere all’istruzione nel 47%, sono utili contro la noia nel 62%, aumentano l’accesso ad informazioni riservate nel 26% ed infine, grazie ad essi, anche la fiducia in se stesse viene incrementata.
Nonostante ciò dalla ricerca condotta in un totale di venticinque paesi, è emerso che l’accesso delle ragazze ai dispositivi mobili è molto limitato da convenzioni sociali negative. In stati come la Nigeria e il Malawi, i ragazzi hanno più probabilità di usare un telefono più moderno rispetto alle ragazze, come anche la possibilità di usare applicazioni come Whatsapp e Facebook, condurre ricerche su internet o posti di lavoro.
E’ anche vero però che in zone geografiche come queste il limite delle ragazze corrisponde anche ad un basso livello di alfabetizzazione tecnologica, che alle volte rende complesso anche effettuare una chiamata ai genitori o usare della calcolatrice.
In altri paesi, per esempio India e Bangladesh, le comunità nutrono pregiudizi negativi nei confronti delle ragazze che vengono viste utilizzare i telefoni, di conseguenza l’uso di questi viene proibito a partire dai genitori. Per chi contravviene a queste regole, esiste non solo la possibilità di essere sgridate, ma si rischiano percosse, allontanamento dalla scuola e persino il matrimonio precoce.
Ciò non toglie il fatto che però le adolescenti cerchino ugualmente di procurarsi l’accesso ai telefoni, alle volte mediante la complicità di alcuni ragazzi che forniscono loro dei telefoni segreti per contattarli in privato, come avviene nella Nigeria settentrionale. Come conseguenza per le ragazze nel 47% dei casi sono i genitori la più importante barriera all’accesso, mentre invece per i ragazzi al contrario si tratta del costo del dispositivo nel 60% dei casi.
Kecia Bertermann, Direttore tecnico della ricerca digitale, Girl Effect, ha dichiarato:
“L’accesso ineguale alla tecnologia è un’area di ricerca in crescita, ma le “ragazze” rientrano tipicamente nella più ampia categoria di “donne”, quindi le loro sfide uniche spesso non vengono riportate. Questo studio rivela la realtà delle ragazze e la loro posizione quando si tratta di accedere ai dispositivi mobili. In primo luogo, abbiamo scoperto che le ragazze sperimentano più rischi, ma meno, se non nessuno, benefici; senza il tempo o il permesso di sviluppare la fiducia per esplorare usi più sofisticati del mobile, l’alfabetizzazione tecnologica delle ragazze è ostacolata. In secondo luogo, dato che alcune ragazze ricorrono all’uso dei telefoni in segreto, a volte si sentono incapaci di segnalare problemi di sicurezza a genitori o amici e finiscono per esporsi a un rischio maggiore “.
In stati come il Malawi e il Ruanda, dove è molto basso il tasso di alfabetizzazione tecnologica, le stesse giovani hanno il timore che i telefoni possano metterle in pericolo, aumentando il contatto con i ragazzi e, alla lunga, portarle verso una gravidanza non desiderata. A parte questi casi, generalmente il possesso di un cellulare è considerato utile per aumentare la propria sicurezza e questa è la giustificazione principale che le porta ad acquistare un telefono.
La fondazione Vodafone, insieme a Girl Effect, ha preso l’impegno di offrire a queste ragazze l’accesso ai servizi più utili fruibili da cellulare, con l’obiettivo di investire fino a venticinque milioni di dollari per poter ottenere quest’obiettivo.
Inoltre, viene chiesto ai leader di mondiali di agire di conseguenza, affrontando in modo attivo il divario di genere, trovando soluzioni che possano aumentare l’alfabetizzazione nell’era digitale, progettare piattaforme online sicure, coinvolgere in quest’iniziativa anche gli uomini e supportare le ragazze che intendono allargare i propri orizzonti digitali.
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