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Rapporto Auditel – Censis: lo scenario dell’utilizzo dei dispositivi nelle case degli italiani

Il primo Rapporto Auditel – Censis pubblicato il 25 Settembre 2018 ha rivelato l’immagine della dotazione tecnologica e del suo utilizzo nelle case di oltre 20.000 famiglie italiane.

Lo studio, che vuole fornire una panoramica delle famiglie del Paese, ha analizzato gli aspetti che hanno a che fare con i modelli di coabitazione (chi vive con chi), con le dotazioni di beni e dispositivi elettronici e con i mezzi di comunicazione scelti dai componenti dell’unità abitativa per l’interrelazione.

Per quanto riguarda l’insieme degli apparecchi elettronici, dallo studio della Fondazione Censis risulta che nelle case degli italiani ci sono oltre 43 milioni di apparecchi televisivi, 5,6 milioni di pc fissi, 14 milioni di portatili e 7,4 milioni di tablet. In termini percentuali il 97,1% delle famiglie ha almeno un apparecchio televisivo, il 22,1% un pc fisso, il 48,1% un portatile e il 26,4% un tablet.

Guardando ai dati che si riferiscono all’utilizzo di internet quando si guarda la tv si scopre che il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un apparecchio tv connesso al web, o perché esso è una Smart Tv, o perché è un apparecchio Tv tradizionale connesso al web con dispositivo esterno.

La presenza dei telefoni cellulari copre il 95% delle famiglie italiane. Le famiglie che ancora utilizzano la linea telefonica fissa sono il 59,1%, mentre la percentuale di quelle che usufruiscono di una rete fissa solo dati è del 13,2%.

Questi valori che raccolgono le esperienze di tutte le tipologie di famiglie analizzate dalla Fondazione (famiglie con figli, famiglie senza figli, famiglie monogenitoriali, persone sole, cioè che convivono o meno con persone che non sia un partner o un genitore), sono a loro volta frutto di uno scenario più frammentato.

Se età e scolarità del capofamiglia contano nell’articolazione della dotazione di beni in casa, afferma lo studio, nelle famiglie che hanno almeno un figlio, la concentrazione di dispositivi all’interno della casa telefonici aumenta. Il 100% delle famiglie con figli ha almeno un telefono cellulare in casa (il fenomeno risulta ovvio al giorno d’oggi) e la percentuale di famiglie che detiene una linea telefonica fissa solo dati sale al 17,2%.

Lo studio fornisce spunti inoltre anche sulla diffusione della rete internet in casa: possiede un collegamento ad internet l’82,2% delle famiglie italiane; si parla invece del 98% in quelle in cui il capofamiglia ha al massimo 34 anni. Il 48,8% delle famiglie ha sia una connessione domestica e sia una connessione mobile, rispetto al 31,9% che possiede solo una connessione mobile. Quote percentuali molto inferiori di famiglie utilizzano le rimanenti modalità di connessione .

“I disconnessi”, continua il rapporto, “famiglie senza connessione a internet, sono il 17,8%, pari a circa 4,3 milioni di persone: sono solo il 2,1% delle famiglie con capofamiglia giovane, il 4,3% per quelle guidate da un adulto e il 41,4% di quelle degli anziani”.

Considerando solo i “connessi”, gli smartphone padroneggiano lo scenario tecnologico delle famiglie italiane con oltre il 99,3% delle famiglie guidate da un millennial che hanno uno smartphone con cui possono connettersi, il 98% di 35-64enni e l’89,7% di anziani.

I dati sulla diffusione della banda larga e ultra larga definiscono più contesti: il 49,6% delle famiglie è dotata di una connessione stabile definibile a banda larga, solo il 6,1% naviga in fibra ottica e l’1% utilizza il satellite. La diffusione territoriale delle famiglie che dispongono di almeno una connessione a banda larga sul totale delle famiglie è così definita: il 55,6% al Centro, il 54,3% al Nord-Ovest, il 49,7% al Nord-Est e il 41,9% al Sud-isole.

Chiude lo studio un’analisi su ciò che la Fondazione ha chiamato “le fruizioni precoci ed intense” dei dispositivi elettronici prendendo in esame gli individui presenti in famiglia con un’età fra i 4 e i 17 anni. Il 18,8% dei componenti familiari appartenenti a questa classe utilizza il pc per navigare.

Il dato che può sorprendere è relativo all’utilizzo in famiglia del pc fisso, uno strumento meno utilizzato rispetto al passato ma sempre più di utilizzo esclusivo dei più piccoli. Il 4.1% dei bambini fra i 4 e i 10 anni ha l’esclusivo utilizzo del pc fisso in casa rispetto all’1,4% di coloro che hanno fra gli 11 e i 17 anni. La tendenza si riflette anche nell’utilizzo esclusivo del pc portatile, 18,1% tra i 4-10 anni e il 8,1% tra gli 11-17enni, e del tablet, 12,9% tra i 4-10 anni e il 5,6% tra gli 11-17enni.

Si denota una tendenza inversa, quindi, dove i più piccoli entrano maggiormente in possesso dei dispositivi rispetto ai più grandi. È la prova cioè, che le nuove tecnologie entrano sempre più a far parte della crescita umana e che si realizza sempre più verosimilmente il concetto di “nativi digitali”.

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