WindTre

Accordo tra Polizia di Stato e Wind Tre per proteggere i sistemi informativi dell’azienda

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E’ stato siglato oggi, 3 Ottobre 2018, un accordo tra Polizia di Stato e Wind Tre S.p.A. per tutelare le reti ed i sistemi dell’azienda operante nel settore della telefonia, con metodi sempre più efficaci per contrastare il cybercrime

L’accordo è stato firmato dal Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, e da Jeffrey Hedberg, Amministratore Delegato di Wind  Tre S.p.A., con lo scopo di sviluppare una collaborazione tra la Polizia di Stato e le attività di Wind Tre S.p.A. per prevenire eventuali attacchi da parte di malviventi informatici, in quanto i sistemi di rete  dell’operatore forniscono dei servizi di pubblica utilità in tutto il territorio nazionale.

Wind Tre considera la cybersercurity un fattore importantissimo da proteggere insieme alla Polizia di Stato, per la quale il supporto verrà assicurato dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che si occupa, da diversi anni, di preservare le reti informatiche di realtà sia pubbliche che private.

La collaborazione si basa su interventi integrati che riguardano la condivisione delle informazioni e la gestione comune dei piani operativi contro le sempre più crescenti minacce informatiche. In più, scambio informativo, analisi dei rischi e rapporti previsionali sullo sviluppo del cybercrime, sono alcune delle iniziative di collaborazione previste dall’accordo, insieme alla gestione di situazioni ed eventi pericolosi, tramite il supporto di una sala operativa 24 ore su 24.

Wind Tre afferma che tutto ciò sarà un efficace strumento di difesa contro la continua evoluzione delle minacce informatiche.

Oggigiorno, le minacce informatiche sono diventate un problema non solo per piccole e grandi aziende, ma anche per tutti coloro che possiedono uno smartphone, in quanto quest’ultimo contiene molti dati sensibili che, in mano sbagliate, potrebbero compromettere la sicurezza delle persone. 

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Pubblicato da
Stefano Zuccaro

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