Vodafone ha annunciato di aver completato la totale copertura dei propri siti 4G mediante l’uso della tecnologia Narrowband-IoT, la quale darà la possibilità ad aziende e pubblica amministrazione di utilizzare alcune funzioni del 5G in anticipo, così da attivare operazioni relative al monitoraggio energetico, sanitario, ambientale e strutturale, ma anche offrendo nuove opportunità agli ambiti dell’agricoltura di precisione, delle smart city e delle smart utilities.
Tra le innovazioni di cui si potrà godere, per esempio, per il settore agricolo si potranno utilizzare nuovi sistemi relativi all’irrigazione e all’alimentazione automatica. Per quanto riguarda invece il monitoraggio strutturale sarà possibile mettere in uso sistemi di allarme nelle strutture site in zone spesso soggette a terremoti, alluvioni o altre calamità naturali.
La tecnologia Narrowband-IoT è definita come operante “su banda licenziata a 800 MHz ed è uno standard di trasmissione dati su reti cellulari che integra le caratteristiche di una rete Low Power Wide Area (LPWA) con quelle delle reti cellulari LTE 2G, 3G e 4G”.
Ne derivano diversi tipi di vantaggi, tra cui la potenza della copertura di segnale, anche in condizioni difficili (dispositivo sottoterra o in ambienti poco coperti), un’efficienza notevolmente migliorata a livello energetico che permette l’allungamento della vita delle batterie fino a oltre dieci anni, ed anche la possibilità di supportare fino a cinquantamila device per singola cella senza problemi di sovraccarico.
Contestualmente al completamento della rete NB-IoT, Vodafone ha anche annunciato la sigla di un accordo con la società del Gruppo Maggioli APKAPPA, specializzata in soluzioni per le smart city, che doterà di questo nuovo tipo di connessione i device Vodafone che produrrà. Si tratterà soprattutto di contatori meccanici o altri dispositivi in grado di gestire reti idriche e illuminazione pubblica.
Da non dimenticare nel campo NB-IoT anche la collaborazione con Arduino finalizzata alla creazione di soluzioni che posseggano la tecnologia Hardware di Arduino e la connettività Vodafone.
Le aziende e le pubbliche amministrazioni avranno inoltre la possibilità di testare le capacità del NB-IoT presso il laboratorio Vodafone di Milano, così da monitorarne il funzionamento prima del lancio sul mercato, all’interno di un ambiente che possa riprodurre realisticamente le prestazioni della rete.
Il completamento della rete NB-IoT rientra pienamente all’interno del piano di copertura portato avanti dal Gruppo Vodafone a livello internazionale, secondo cui questa tecnologia continuerà ad espandersi nell’area europea, vedendo così la nascita di una rete internazionale.
Sono stati coinvolti infatti anche Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Sud Africa, Spagna e Turchia e presto anche Regno Unito, Romania e Spagna si aggiungeranno alla rete.
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