La corsa di Trump per il 5G: arrivare primi al traguardo è necessario per la crescita degli USA
Mentre in Italia continuano i rilanci per l’asta del 5G, negli USA Ajit Pai, della Federal Communications Commission, ha annunciato che la leadership americana nella tecnologia 5G è d’obbligo per la crescita economica e la competitività.
L’amministrazione Trump, dello stesso avviso, sta quindi cercando di velocizzare il più possibile lo sviluppo della rete 5G.
I network 5G, secondo Pai, potrebbero effettivamente rimuovere i concetti di velocità e capacità della banda come principali vincoli dell’innovazione wireless. Il tempo che intercorrerà tra la richiesta di connessione e la risposta del network sarà meno di un decimo rispetto alle velocità di oggi, mentre i network che attualmente riescono a supportare mille dispositivi in un’area di un chilometro quadrato potrebbero arrivare a supportarne un milione.
Secondo le statistiche sostenute dal Governo, la nuova rete potrebbe riuscire a creare circa 3 milioni di posti di lavoro, con investimenti privati per 275 miliardi di dollari e una rapida crescita economica fino a 500 miliardi di dollari.
Si corre quindi, anche negli Stati Uniti, in direzione della fase finale di testing della tecnologia, con il prezioso supporto dei principali attori dell’industria.
Come Reuters fa notare, il Congresso e le Autorità stanno cercando di liberare le bande per l’utilizzo del 5G, adattando nel contempo tutte le regolamentazioni e le autorizzazioni ai nuovi investimenti infrastrutturali necessari. Secondo le stime attuali, la nuova rete potrebbe richiedere oltre 800.000 cell sites.
All’importante appoggio dello Stato, però, Larry Kudrow, ai vertici del White House National Economic Council, affianca l’iniziativa privata. La corsa per il 5G, sostiene, potrà essere vinta solo grazie all’economia di libero mercato, guidata da investimenti privati e costante innovazione.
Nei confronti dell’impegno mostrato dall’Autorità, però, non mancano critiche: considerando la guerra dei dazi che continua a coinvolgere Stati Uniti e Cina, c’è chi accusa l’amministrazione Trump di aver seriamente compromesso la corsa al 5G. Secondo i dati riportati, infatti, una buona parte dei componenti necessari per lo sviluppo e il testing della rete potrebbe subire un aumento di prezzo del 25% a causa dei dazi imposti, come immediata risposta, dalla Cina.
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