Presso il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma sono state depositate tra il 20 e il 23 Agosto quattro istanze per la costruzione e la modifica di stazioni radio. Il soggetto autore dell’istanza è Iliad Italia, la società che ha lanciato dal 29 Maggio 2018 il quarto operatore mobile raggiungendo i 2 milioni di clienti in 100 giorni.
Iliad, che attualmente opera prevalentemente utilizzando la rete di Wind Tre in modalità ran sharing, è in fase di realizzazione della propria rete indipendente, che coinvolgerà in primo luogo le città di Roma e Milano.
Già prima del suo esordio l’operatore ha trasmesso agli enti locali interessati piani di stralcio per l’installazione di siti di proprietà e adesso, con l’entrata in azione nel mercato della telefonia, la costruzione dell’infrastruttura è nella sua fase operativa.
Le quattro istanze depositate da Iliad riguardano il Municipio XV di Roma e consistono nella costruzione di due Stazioni Radio Base (SRB), probabilmente collocate in via Carlo Emery 47 e in via Barbarano Romano 6-10, e nella modifica di due impianti già esistenti, l’uno in via della Motonautica e l’altro in via Anguillarese.
La fattispecie sarebbe da ritenersi nell’ordine della normalità, ma la questione ha interessato le testate d’informazione della zona. A spaventare è l’alta concentrazione di antenne nella zona che preoccupano i residenti sui presunti effetti che le frequenze elettromagnetiche potrebbero generare, sebbene gli studi non abbiano dimostrato in tal senso delle teorie certe.
Come ha reso noto Romatoday.it, il vicepresidente della Commissione Ambiente del Municipio XV Marcello Ribera ha lamentato la presenza di un parco pubblico e di una Residenza Sanitaria Assistenziale nei pressi del punto dove dovrebbe sorgere una delle stazioni in questione. Si auspica un intervento da parte dell’ente municipale, ma bisogna anche precisare che il Comune non ha poteri in tal senso, dato che la disciplina è di competenza esclusiva della legge dello Stato, in questo caso del decreto Gasparri (decreto legislativo n. 198 del 4.9.2002).
Quest’ultimo subordina l’installazione di un ripetitore solo ai requisiti di una distanza minima di 70 metri dalle abitazioni e al parere dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale).
L’unico strumento che i cittadini possono utilizzare per opporsi all’installazione di una stazione radio è l’impugnazione dell’atto amministrativo di autorizzazione.
La stessa questione si è verificata a Valle Muricana, un’altra località periferica del Nord della capitale. Qui i residenti sono riusciti, all’inizio del mese di Settembre 2018 ad evitare l’installazione di una stazione radio base. L’antenna è destinata, tuttavia, ad essere collocata in un’altra area.
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