Sono cinque le offerte ufficiali presentate per l’assegnazione delle frequenze sul 5G

Alla scadenza del termine previsto per la presentazione delle offerte economiche iniziali, per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze destinate allo sviluppo della nuova rete di quinta generazione, sono stati 5 gli operatori che hanno presentato le prime offerte ufficiali.

L’ufficializzazione è arrivata nella giornata di ieri, Lunedì 10 Settembre 2018, mediante un comunicato stampa redatto e presente sul sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, dal quale si possono leggere ulteriori dettagli sulla situazione.

Al bando di gara chiuso alle ore 12:00 del 2 Agosto 2018, si erano candidate le seguenti 7 società: Iliad Italia S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Fastweb S.p.A., Vodafone Italia S.p.A., Wind 3 S.p.A., Linkem S.p.A. e Open Fiber S.p.A.

Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte iniziali, hanno però presentato la propria offerta soltanto: Iliad Italia S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Fastweb S.p.A., Vodafone Italia S.p.A. e Wind 3 S.p.A. Le società Linkem SpA e Open Fiber SpA, nonostante l’ammissione alla procedura, non hanno, alla fine, fatto pervenire alcuna offerta.

Secondo il comunicato ufficiale, si tratterebbe di un un’offerta complessiva pari a 2.481.002.804,00 euro.

In qualità di remedy taker, come previsto dalla delibera 231/18/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la presentazione di un’offerta pari a 676.472.792,00 euro, la sola Iliad Italia S.p.A., si è aggiudicata il lotto riservato in banda 700 Mhz dedicato ai nuovi entranti. Il quarto operatore di Rete Mobile nazionale ha quindi ottenuto il lotto riportante la sigla “lotto 700_R” composto da due blocchi di frequenza ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato (denominati A1+A2).

Non è invece ancora pervenuta nessuna offerta per la banda 700 SDL, nonché per il blocco specifico in banda 3600 -3800 Mhz.

I giochi si riapriranno alle ore 11:00 di Giovedì 13 Settembre 2018, quando si terrà, sempre in seduta pubblica, la fase dei miglioramenti competitivi.

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