Tim: dopo la tragedia del ponte Morandi agevolazioni per i 700 dipendenti che lavorano a Genova
Tim adotterà delle misure straordinarie per ridurre i disagi dei suoi 700 dipendenti che si recano sul posto di lavoro nella città di Genova. Il capoluogo ligure è stato colpito lo scorso 14 agosto 2018 dal crollo del Ponte Morandi (o Viadotto Polcevera, dal nome del torrente che il ponte attraversava) che, oltre a causare la morte di 43 persone, ha fortemente danneggiato la viabilità urbana ed extraurbana.
A fronte di questo Tim ha siglato oggi un protocollo d’intesa con i sindacati nazionali e territoriali SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL e le rappresentanze sindacali unitarie della Liguria, che ha l’obiettivo di agevolare le modalità di lavoro dei suoi circa 700 dipendenti di Genova e della provincia a seguito del crollo del ponte Morandi.
Il protocollo prevede l’adozione di misure straordinarie di carattere temporaneo finalizzate a ridurre i disagi dei dipendenti sia negli spostamenti casa-lavoro, sia per quelli relativi allo svolgimento dell’attività professionale, con l’intento di contribuire in questo modo a dare una risposta concreta allo stato di emergenza della città.
Gli ambiti di intervento dell’accordo riguardano: la flessibilità degli orari di ingresso, l’ampliamento delle opportunità di ricorso al lavoro agile (da casa o presso una sede aziendale più vicina), l’introduzione di navette per ridurre l’utilizzo di mezzi propri, la variazione temporanea del posto di lavoro e la possibilità per i lavoratori part-time di modulare la propria prestazione lavorativa settimanale in maniera diversa, concentrando la stessa solo su alcune giornate.
Per il personale tecnico, inoltre, l’azienda ha dato disponibilità a valutare le richieste di custodia temporanea dell’auto di servizio presso sedi più prossime al domicilio.
Riccardo Meloni, direttore HR (Human Recourses di TIM, ha dichiarato: “Di fronte alla tragedia del ponte Morandi a Genova, TIM ha espresso i suoi due valori fondamentali: mettere le proprie competenze al servizio del Paese, ripristinando in tempi brevissimi tutte le comunicazioni per Genova e prendersi cura delle sue persone attraverso le migliori scelte per ridurre i disagi con soluzioni flessibili e innovative per i lavoratori, in pieno accordo con i Sindacati.”
Il crollo del viadotto ha significato la perdita dell’importante funzione che esso svolgeva per il traffico da e verso Genova. Nonostante l’esistenza di percorsi alternativi, il tempo necessario per raggiungere la città attraverso la viabilità alternativa è fortemente aumentato.
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