Nella giornata di oggi, Martedì 28 Agosto 2018, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso di procedere con l’apertura di due procedimenti istruttori nei confronti di SKY e del gruppo Perform (Dazn), per possibili violazioni dei diritti dei consumatori e presunte pratiche commerciali scorrette.
L’ufficializzazione è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, mediante un comunicato stampa apparso sul portale ufficiale dell’Autorità, dove si legge che l’azione è stata avviata a seguito di varie segnalazioni di singoli e di alcune Associazioni di consumatori.
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Le due istruttorie si riferiscono alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione 2018/2019 e coinvolgono SKY Italia S.r.l. e Perform Investment Limited e Perform Media Services S.r.l., il gruppo Perform proprietario della piattaforma Dazn.
Nello specifico, l’AGCM accusa l’emittente di Murdoch di avere adottato campagne pubblicitarie atte alla promozione del pacchetto calcio per la stagione 2018-2019 che, essendo prive di adeguate e necessarie informazioni più dettagliate sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, avrebbero indotto i nuovi clienti ad intraprendere una decisione commerciale non del tutto consapevole.
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Mentre per i già clienti abbonati al pacchetto calcio offerto da SKY, la condotta del gruppo rischia di essere stata troppo aggressiva per non aver specificato agli utenti la mutazione dell’offerta e averli indotti a rinnovare l’abbonamento nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse cambiata. L’emittente avrebbe dovuto indicare la significativa diminuzione del pacchetto sulla base del numero di partite trasmesse (da 10 di Serie A dell’anno scorso, a 7 di quest’anno) e l’informativa sulla possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione e senza la restituzione degli sconti fruiti.
SKY potrebbe inoltre aver violato l’articolo 65 del Codice del consumo per non aver acquisito il consenso del consumatore rispetto alla nuova opzione del pacchetto calcio 2018/2019.
Per quanto riguarda invece l’apertura della seconda istruttoria nei confronti delle società del gruppo Perform, tra cui la piattaforma Dazn, nella nota stampa si legge che queste sono oggetto di attenzione per lo slogan utilizzato “quando vuoi, dove vuoi”, che farebbe credere al consumatore finale di avere la possibilità di usufruire del servizio in qualunque luogo si trovi, omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione e per aver pubblicizzato il proprio servizio sostenendo che non si tratti di un contratto, ne di un abbonamento, quando invece in realtà è il contrario. Il consumatore infatti stipula un vero e proprio contratto per il quale è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l’eventuale recesso per non rinnovarlo.
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L’attenzione dell’Antitrust si focalizza inoltre, sul mese gratuito offerto dalla piattaforma di streaming sportivo a tutti i nuovi clienti:
“L’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi, in quanto il consumatore, creando l’account, darebbe inconsapevolmente il proprio consenso all’abbonamento al servizio, dovendosi attivare per esercitare il recesso e quindi evitare gli addebiti automatici.“
Si tratterebbe quindi di comportamenti che potrebbero integrare: pratiche commerciali scorrette che violano gli artt. 21, 24 e 25 del Codice del Consumo perchè caratterizzati da messaggi ingannevoli, e profili troppo aggressivi, in quanto l’emittente potrebbe aver condizionato i consumatori che, accettando l’offerta per fruire gratuitamente il primo mese del servizio, potrebbero subire un addebito automatico come conseguenza della sottoscrizione inconsapevole di un contratto.
MondoMobileWeb ricorda che proprio qualche ora fa, aveva trattato l’argomento, proprio ieri infatti, Lunedì 27 Agosto 2018, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, tradizionalmente conosciuto come Codacons, dopo la presentazione di un esposto all’antitrust su DAZN e SKY per pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole, avvenuta il 20 Agosto 2018, ha ribadito le proprie motivazioni, chiedendo all’Autorità di procedere con l’apertura di un procedimento istruttorio per i disservizi creati da Dazn ai propri clienti.
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