La crescita di Xiaomi continua grazie a smartphone e dispositivi internet
Un incremento del fatturato è stato registrato nel secondo trimestre del 2018 da parte di Xiaomi, produttore cinese di smartphone di fascia media, grazie all’innalzarsi delle vendite di questi ultimi e di altri dispositivi che utilizzano la connessione ad internet.
Il marchio di fabbrica che ha distinto i prodotti di Xiaomi all’interno del mercato è stata la loro economicità, la quale ha garantito un incremento di popolarità non solo in paesi come Cina e India, ma anche nel complesso dei mercati esteri.
Chew Shou Zi, a capo dell’amministrazione finanziaria, alla conclusione di una conference call con gli analisti tenutasi mercoledì 22 Agosto 2018, dopo la chiusura del mercato, ha affermato:
“Le prestazioni di Xiaomi erano in linea con le nostre aspettative interne, ma al di là delle aspettative esterne”
Se adesso il fatturato è più che raddoppiato per la società, non si può dire che si sia trattato di un percorso facile da percorrere; infatti, le azioni quotate nella borsa di Hong Kong hanno subito ribassi a causa delle preoccupazioni degli azionisti relativamente all’effettiva capacità di crescita societaria.
Tuttavia sembra che gli attuali risultati possano respingere ogni tipo di dubbio riguardante lo stato della compagnia: questa, tramite un comunicato, ha infatti dichiarato che gli introiti dei primi mesi sono saliti da ventisei a quarantacique miliardi di yuan (all’incirca sei miliardi e mezzo di dollari). Inoltre, ha affermato Xiaomi, è stato registrato un utile netto di quattordici miliardi di yuan, contro una perdita netta risalente ad un anno fa che ammontava a circa 11 miliardi di yuan.
Hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato anche le vendite di device internet diversi dagli smartphone che hanno visto una rapida crescita. Lo scorso anno invece il 70% delle entrate era stato dovuto soltanto dalla vendita degli smartphone, diventati popolari grazie ai prezzi economici.
Prossimo obiettivo dell’azienda è quello di affermarsi ancor più nell’ambito delle tecnologie legate ad internet e di aumentare il traffico all’interno del proprio app store, così da incrementarne il business e i ricavi legati alla pubblicità.
Grazie ai risultati del secondo trimestre, Xiaomi ha infatti la possibilità di rafforzare la fiducia dei propri investitori grazie al modello di business adottato che Lei Jun, il fondatore e amministratore delegato dell’azienda, ha descritto come basato su una triade di hardware, e-commerce e servizi internet. Proprio questa caratteristica ha inizialmente fatto nascere delle perplessità.
Lei Jun a tal proposito, in un comunicato di giorno 22 Agosto 2018, ha affermato:
“Otto anni fa, mi è venuta un’idea folle, che era quella di costruire un’azienda di smartphone basata sul modello di business di una società di Internet, trasformare l’immagine globale dei prodotti ‘Made in China’ e avvantaggiare tutti, in tutto il mondo, con prodotti straordinari a prezzi onesti. I risultati intermedi che Xiaomi ha annunciato oggi dimostrano che questa idea è diventata realtà.”
Xiaomi è stata la prima società quotata ad Hong Kong con una struttura azionaria a due classi; ad oggi produce anche elettrodomestici e gadget connessi a Internet, come scooter, purificatori d’aria e pentole per riso. Offre poi una suite di smartphone che ha come target gli acquirenti di fascia media e ha lanciato le proprie vendite in quasi trenta paesi, tra cui l’India, dove ha fatto decadere il primato di Samsung come più grande venditore di smartphone all’inizio di quest’anno.
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