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Lo studio di STL Partners e Teragence su Iliad: attivate quasi due milioni di sim fino a Luglio 2018

Uno studio delle società di ricerca STL Partners e Teragence ha aggiornato i dati relativi a Iliad fino a fine Luglio 2018. L’analisi è successiva all’annuncio del raggiungimento del primo milione di sim attivate da Iliad che il 18 Luglio 2018 Benedetto Levi ha fatto in diretta Facebook.

I dati, pubblicati dalla senior analyst Amy Cameron su Linkedin, hanno toccato i nuovi traguardi raggiunti dal nuovo operatore per fornire successivamente una visione generale dello scenario di mercato sulla scorta dell’impatto di Iliad su quest’ultimo.

Il primo milione di sim attivate, secondo i dati settimanali in possesso di Tereagence, sarebbe stato raggiunto nella settimana compresa tra il 9 e il 15 Luglio 2018.

In termini percentuali questo dato si traduce in un 2,2% sul totale di 52 milioni delle sim voce e dati (da cui sono esclusi i 31,1 milioni delle sim che in Italia offrono esclusivamente servizi voce ed sms). Nelle due settimane successive (in cui l’offerta al prezzo di 5,99 euro era stata prorogata per altri 200.000 clienti), un’impennata avrebbe fatto salire le cifre di Iliad al 3,6% delle quote di mercato nelle sim voce e dati per un totale di 1,8 milioni di unità.

Il successo di Iliad però ha avuto determinati effetti sui concorrenti, seppur differenti per ciascuno di essi. Stando alla ricerca Wind Tre sarebbe stata la compagnia telefonica più colpita dall’effetto Iliad, perdendo dal 29 Maggio il 2% delle quote di mercato nelle sim voce e dati. Vodafone sarebbe stata meno penalizzata con -0,8%, mentre Tim sarebbe stata totalmente immune.

Tratta dall’articolo di Amy Cameron su www.linkedin.com

STL e Tereagence attribuiscono i meriti della resistenza di Tim (il CEO Amos Genish ha parlato ultimamente dell’essere in una posizione di forza) alla strategia difensiva che la società ha adottato dal Marzo 2017 con il lancio del secondo marchio Kena Mobile.

Una mossa migliore, si sostiene nel resoconto, rispetto a quella di Vodafone, che ha risposto solo alla fine di Giugno 2018 con il lancio del suo secondo brand Ho. È anche probabile tuttavia che Tim abbia beneficiato dell’aver una tipologia di clientela diversa da quella che Iliad è riuscita ad aggiudicarsi abbassando drasticamente i prezzi del servizio.

Inserendo il lancio di Iliad in Italia in uno storico che mette a confronto i primi cinque anni dei lanci dei terzi e dei quarti marchi in vari Paesi del mondo lo studio di STL e Tereagence rivela il primato che spetta ad Iliad in Italia Italia, ponendolo al fianco del successo di Jio in India:

Il medesimo grafico fu realizzato ai tempi del lancio di Free Mobile in Francia. Il marchio raggiunse il 5% delle quote in 5 mesi.

Sarà curioso conoscere se la società ripeterà gli stessi ritmi anche in Italia. Va specificato, tuttavia, che la pubblicità online e il canale diretto di vendita dell’e-commerce rendono i rapporti tra consumatore e produttore più facili e più veloci. È dunque normale che i tassi di crescita degli ultimi terzi e quarti brand nel loro periodo di lancio siano più alti rispetto a quanto potevano fare i predecessori nei primi anni duemila.

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