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DAZN: arriva anche l’esposto all’Antitrust presentato dal Codacons

Dopo l’esordio non molto entusiasmante di Sabato 18 Agosto 2018 in occasione dell’anticipo serale Lazio-Napoli, a causa di svariati problemi tecnici, le rogne per la nuova piattaforma di streaming sportivo non finiscono qui.

Nella giornata di ieri infatti il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, tradizionalmente conosciuto come Codacons, ha presentato un esposto all’antitrust su DAZN e SKY per pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole.

Ad annunciarlo è lo stesso Codancons mediante una nota stampa pubblicata sul proprio portale online nella giornata di ieri, Lunedì 20 Agosto 2018, dove si legge anche di come l’ente abbia manifestato all’AGCM l’arrabbiatura e il disorientamento di tantissimi clienti SKY e Premium che si sono sentiti defraudati dalla nuova situazione dei diritti TV.

Cosi, a causa di svariate ragioni elencate di seguito, il Codacons, attraverso l’esposto ha richiesto all’AGCM: l‘apertura di un’istruttoria ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento del 1.4.2015 sulla pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole e l’inibizione della continuazione della condotta, con il relativo accertamento e sanzionamento delle emittenti per una pratica commerciale troppo aggressiva, vietata ai sensi degli articoli 20, 24 e seguenti del Codice del Consumo e infine ha anche chiesto, l’accertamento della vessatorietà del rinnovo automatico dell’abbonamento ai sensi dell’articolo 33 comma 2 del Codice del Consumo.

Come detto, le motivazioni che hanno spinto il Codacons a presentare l’esposto sono molteplici e di varia natura. Al di là dei problemi tecnici che hanno caratterizzato le partite trasmesse da DAZN durante la prima di campionato, l’ente si è per lo più focalizzato sulla vicenda relativa agli abbonamenti DAZN e ai disagi degli utenti già abbonati a SKY e Mediaset Premium.

E’ infatti sotto gli occhi di tutti il fatto che la condotta di SKY e DAZN sia scorretta ai sensi del Codice del Consumo e nello specifico sia aggressiva ai sensi dell’articolo 24 del Codice perchè, secondo il Codacons, condiziona il tifoso all’adesione a 2 abbonamenti con un conseguente esborso maggiore in termini denaro e lo porta ad usufruire comunque di un servizio di pessima qualità.

Per questo il Codacons si dice obbligato a non tacere riguardo tale pratica commerciale, ecco le parole riportate sulla nota stampa in merito:

“La condotta commerciale posta in essere da DAZN, che si fa pagare 9,90 euro al mese per rendere un servizio scadente: le partite trasmesse sono continuamente interrotte anche per chi ha la connessione con fibra ottica. Dal canto suo SKY pone in essere una condotta scorretta in quanto costringe gli utenti a pagare l’abbonamento per la serie A, allo stesso prezzo della scorsa stagione calcistica, non garantendo la trasmissione di tutto il campionato e non dichiarando sin da subito quali sono le partite che non verranno trasmesse“.

Su DAZN, nello specifico, l’associazione evidenzia l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario, sostenendo che l’emittente pubblicizza il proprio servizio sostenendo che non si tratti di un contratto, né di un abbonamento e che si può disdire in qualsiasi momento, ma è evidente di come in realtà sia il contrario.

Leggi anche: Tutto ciò che è necessario sapere su DAZN: costi, contenuti e primo mese gratuito.

Ecco invece le parole riportate nel comunicato sull’emittente di Murdoch:

La circostanza più grave riguarda gli abbonati a SKY calcio, che lo scorso anno vedevano tutte le partite del campionato, ora nel pacchetto vedranno solo 7 partite su 10 di serie A, ma  non potranno sapere quali. Dipenderà dall’orario e dal giorno. Una situazione di grave disagio per gli utenti tv del calcio: ti abboni, paghi e poi bisogna incrociare le dita sperando che la propria squadra giochi nel giorno e nell’orario giusto. Tale situazione costringe di fatto i tifosi ad abbonarsi a SKY per vedere il 70% delle partite e a DAZN, con tutti i problemi tecnici e disagi del caso, per vedere il restante 30% delle partite di serie A. La conseguenza dunque non è una maggiore concorrenza nel settore, ma la duplicazione degli abbonamenti: chi ha già SKY deve abbonarsi anche a DAZN per vedere il restante 30% delle partite, per non rischiare di perdersi la partita della propria squadra. SKY inoltre, nonostante non trasmetta più tutte le partite di campionato, non riduce il costo del proprio abbonamento“.

Non resta che attendere l’evolversi di una situazione che, ad oggi, sembra non portare alcun giovamento agli appassionati e semmai soltanto alle casse delle varie emittenti televisive.

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