L’Antitrust ha sanzionato Tiscali per una pratica commerciale scorretta relativa ai servizi fibra dell’operatore, pubblicizzate con espressioni del tipo “UltraFibra Fino A 1 Giga Finalmente” senza fornire sufficienti avvertenze sull’effettiva qualità prestazionale.
È quanto emerge dal bollettino settimanale dell’Autorità, che sottolinea anche la grave mancanza di un espresso invito a “verificare la rilevanza per la località di interesse del consumatore”.
Sono stati numerosi i canali di comunicazione utilizzati dall’operatore per questa campagna pubblicitaria, tra cui il sito internet, che presentava i vari servizi di fibra offerta.
Inoltre, nella pagina iniziale delle offerte Tiscali Casa e nelle schede dei servizi veniva indicata la velocità massima raggiungibile in download e in upload, con una descrizione delle caratteristiche tecniche delle singole offerte in fibra ottica. Venivano inoltre distinte le prestazioni sulla base delle diverse velocità e qualità della navigazione.
Tuttavia, nella pagina non è stata riscontrata la presenza di alcuna indicazine sull’esistenza di limiti geografici relativi al naturale sviluppo della rete. Come già anticipato, era inoltre assente un alert che invitasse a verificare la disponibilità del servizio nel proprio territorio.
Stesso discorso anche per la pagina dedicata all’offerta UltraFibra Giga, che non presentava per esempio uno strumento in grado di mostrare un elenco dei comuni italiani coperti.
Come di consueto, trattandosi di un operatore del mercato delle telecomunicazioni, l’Antitrust ha chiesto il parere dell’AGCOM, che in data 11 Giugno 2018 ha espresso il suo parere:
La condotta in esame sembra riguardare possibili carenze informative nei confronti dei consumatori in ordine alla reale possibilità di accedere, attraverso l’infrastruttura fisica attualmente a loro disposizione, a una connessione Internet ad alta affidabilità e massima velocità in quanto veicolata attraverso la fibra ottica al prezzo pubblicizzato, carenze realizzatesi nella campagna pubblicitaria diffusa su Internet e attraverso spot televisivi ”.
Alla luce di quanto espresso dall’AGCM, Tiscali Italia avrebbe posto in essere una condotta in violazione agli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, per non aver adeguatamente evidenziato importanti caratteristiche e limitazioni dell’offerta commerciale. Secondo l’Autorità, in Tiscali non si è potuto riscontrare in questo caso il giusto grado di correttezza e lealtà che ci si attende, ragion per cui la pratica commerciale può dirsi scorretta.
L’AGCM ha deciso quindi di irrogare, nei confronti di Tiscali Italia, una sanzione amministrativa di 300.000 euro.
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