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Tim: il Tar del Lazio nega (per ora) l’installazione di un ripetitore a Colfelice

Grazie alla negata sospensione, ordinata dal Tar del Lazio, dell’ordinanza di divieto rivolta a Tim per l’installazione di un ripetitore telefonico nel proprio territorio, è il comune di Colfelice ad aggiudicarsi la prima manche della disputa con il colosso telefonico.

colfelice TIM

Era il mese di Ottobre dell’anno 2017, quando il piccolo comune laziale si opponeva, attraverso un’ordinanza, alla collocazione di una grande antenna telefonica di proprietà di Tim in località Camponi.

Il noto operatore telefonico dal canto suo però si era opposto con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e la richiesta della sospensiva del divieto imposto dalla comune in provincia di Frosinone.

Tim ha più volte dichiarato che le motivazioni alla base del divieto di installazione, disposto da Colfelice, hanno a che fare con la salute pubblica dei propri cittadini, aggiungendo inoltre che in realtà non sussiste alcuna prova di potenziali rischi per gli abitanti.

L’avvocato Massimo Di Sotto di Cassino, difensore del comune di Colfelice, ha tuttavia sottolineato che la mancata concessione non ha a che fare esclusivamente con ragioni di salute pubblica, ma anzi, si basa su una motivazione che affonda le sue radici in svariati punti, come il fatto che l’area in cui dovrebbe essere montato il ripetitore presenta svariate abitazioni civili e una grande quantità di infrastrutture da essere già satura per qualsiasi ulteriore nuova installazione. Nella zona interessata infatti ci sono già: una linea  ferroviaria ad alta velocità, una linea ferroviaria ordinaria che collega Roma, Cassino e Napoli, l’Autostrada del Soleun impianto di trattamento rifiutiun gasdotto e una discarica a circa un chilometro.

L’ordinanza emanata dal comune, quindi, non sarebbe altro che una normale azione intrapresa per la tutela e la gestione del territorio e non avrebbe nulla a che vedere con motivi di salute, ha spiegato l’avvocato Di Sotto.

D’innanzi a ciò, come si legge sul sito www.radiocassinostereo.com, il Tar del Lazio si è pronunciato a riguardo, respingendo la richiesta di sospensiva presentata da Tim contro il divieto all’installazione dell’antenna per la telefonia mobile e rimandando il verdetto definitivo all’Ottobre 2018, quando tutta la questione sarà esaminata e valutata nella sua interezza.

A riguardo il sindaco del posto, Bernardo Donfrancesco, si è detto soddisfatto per il momentaneo verdetto e fiducioso sull’esito dell’udienza di Ottobre.

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