AGCOM dichiara l’ammissibilità del progetto di separazione della rete TIM

Nella giornata di ieri, 6 Giugno 2018, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha reso noto tramite un comunicato stampa la decisione di dichiarare ammissibile il progetto di separazione societaria della rete TIM. 

Dopo aver presentato il progetto volontario di separazione legale della rete fissa TIM nei mesi scorsi, il Consiglio dell’Autorità ha ritenuto che “il progetto di separazione legale della rete di accesso possegga i requisiti di ammissibilità (in relazione alla non manifesta irragionevolezza) richiesti dal BEREC per l’avvio della procedura di analisi di mercato coordinata prevista dall’art. 50 ter del Codice delle comunicazioni elettroniche.”

Questa decisione dell’AGCOM rappresenta solo il primo passo verso il via libera definitivo in quanto l’Autorità si riserva di valutare l’effettiva idoneità del progetto riguardo le condizioni di concorrenza, “sottoponendo a consultazione pubblica nazionale uno schema unitario di provvedimento di analisi del mercato dell’accesso che include il progetto di separazione della rete TIM contenente i rimedi relativi al ciclo regolatorio 2018/2021″.

A margine di questo primo parere positivo dell’AGCOM, questa mattina l’Amministratore Delegato del gruppo Telecom Italia Amos Genish ha espresso tutta la sua soddisfazione alla stampa:

La decisione dell’autorità di ieri è una pietra miliare importante per noi per raggiungere la deadline di finalizzare il processo entro fine anno, e lanciare la NetCo entro l’inizio di gennaio 2019. AGCOM è stata evidentemente soddisfatta da tutti i documenti che abbiamo presentato ora sarà chiave vedere l’evoluzione del quadro regolatorio nel quale si collocherà la NetCo, che non è un atto unilaterale, richiede che tutti facciano la loro parte.

Dunque secondo i tempi dettati da Genish la nuova società dedicata alla rete fissa TIM, NetCo, potrebbe essere lanciata per il mese di Gennaio 2019.

Se l’iter dovesse andare in porto, TIM potrebbe scrollarsi di dosso i limiti imposti dall’AGCOM in fatto di prezzi delle offerte di rete fissa, potendo posizionarsi in maniera più competitiva e libera sul mercato consumer. Inoltre visto il recente ingresso in TIM come socio minoritario di Cassa Depositi e Prestiti, con il lancio di NetCo potrebbero concretizzarsi i rumors di una fusione tra la nuova società del Gruppo Telecom Italia ed Open Fiber per la creazione di una rete nazionale unica e neutrale, così come auspicato negli ultimi giorni dall’Associazione dei piccoli azionisti TIM nella loro lettera indirizzata al neo-premier Giuseppe Conte.

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