Agcom: Martusciello parla dei pericoli del web per i minori
Internet ha aperto nuove possibilità per tutti noi. L’altra faccia della medaglia è, però, rappresentata dai rischi legati a un uso improprio di questo strumento, soprattutto per i più giovani. A proposito di tale argomento si è espresso il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), Antonio Martusciello, il quale ha ribadito importanti questioni durante il suo intervento alla conferenza stampa del Corecom Abruzzo.
Il 22 Maggio 2018 presso il palazzo della Provincia di Pescara, Antonio Martusciello ha sostenuto che, ad oggi soprattutto, l’AGCOM è impegnata nella grande sfida della tutela dei minori.
Proprio questi ultimi infatti si trovano sempre più spesso a navigare sul web senza avere adeguati strumenti di conoscenza e di tutela. La loro identità viene scansionata attraverso la raccolta di dati personali. Per evitare che si continui a lasciare soli i giovani nel ginepraio del web è importante, ha proseguito il Commissario AGCOM:
“Insegnare ai giovani ad utilizzare la rete in modo consapevole, dando ad essi gli strumenti cognitivi per comprenderne i rischi e le opportunità; non a caso, la media education, è uno dei punti qualificanti dell’Agenda europea 2020.”
Tra i cinque ambiziosi progetti dell’Unione Europea figura, infatti, l’impegno innovativo che è confermato anche dal manuale su Cyberbullismo e Web Reputation. Quest’ultimo progetto, in particolare, unisce il rigore tecnico ad un registro divulgativo idoneo ad un’ampia platea di lettori.
In tale ottica anche la nuova legge sul Cyberbullismo, del maggio 2017, è importante. Tale nuovo provvedimento fornisce una nuova consapevolezza sul fenomeno digitale, garantendo cura nella gestione dei contenuti, contrastando il fenomeno del Cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni e dando nuova importanza a figure come il “Garante della Privacy” e il contesto scolastico. L’uso improprio della rete va così configurandosi come un antico orientamento, anche se ancora bisogna lavorare tanto per superare la concezione della libertà anarchica del web. Ciò perché la legge sul Cyberbullismo incide, soprattutto, su una delle numerose facce di un uso improprio della rete. A tal fine Martusciello ha ribadito che la tutela dei giovanissimi deve orientarsi su ogni aspetto del mondo digitale, garantendo una salvaguardia integrale dei minori nel loro operato digitale.
L’intervento di Antonio Martusciello ha dunque toccato temi attualissimi e molto importanti. La su dissertazione, nella fattispecie, si è basata su parole chiave come: Internet of Toys, big data e identità virtuale del minore.
Martusciello ha concluso l’incontro sostenendo che:
“La tecnologia corre veloce, i minori hanno con essa un rapporto osmotico e le norme devono essere al passo.”
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