Iliad Italia: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo operatore mobile presto in azione

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Domani 29 Maggio 2018 sarà il giorno in cui Iliad Italia, filiale italiana dell’omonima società francese che agisce nel campo delle telecomunicazioni, presenterà il nuovo marchio che opererà nel mercato della telefonia italiana.

1. L’origine.

Dopo parecchio tempo il Bel Paese ospiterà una new entry nel mercato della telefonia mobile. L’ingresso di Iliad è stato provocato del progetto di joint venture tra VimpelCom e Hutchinson, le società proprietarie rispettivamente di Wind Telecomunicazioni S.p.A. e H3G S.p.A. che hanno dato luogo alla fusione dei due operatori, conclusasi ufficialmente il 31 dicembre 2016. L’antitrust europeo ha vincolato le due società alla cessione di alcune attività ad un nuovo soggetto.

La conclusione dell’accordo tra Wind Tre e Iliad, approvato dalla Commissione Europea il 1° Settembre 2016, ha così definitivamente messo fine alle speranze di Fastweb, in gara contro Iliad, di allargare le proprie attività nel mercato mobile. A nulla sono valse le contestazioni del gestore di proprietà Swisscom.

Già da quel momento si sarebbe potuta avere un’idea di ciò che sarebbe accaduto al mercato nel vicino futuro. Iliad, con il suo patron Xavier Niel, si sono fatti conoscere in Francia per le tariffe a prezzo stracciato che hanno lanciato con il brand Free (sbarcato nel mercato della telefonia mobile nel 2012).

Xavier Niel

Se poi in un’importante conferenza a Barcellona nel Novembre 2016 Niel si poteva permettere di dichiarare sarcasticamente che in Italia Iliad non sarebbe stata aggressiva e non avrebbe avuto successo, proprio in quell’occasione, il CEO di Tim Flavio Cattaneo annunciava il lancio di un nuovo operatore virtuale nel giro di pochi mesi, mentre Vittorio Colao, CEO del gruppo Vodafone, sosteneva che all’arrivo dei pirati si sarebbe dovuto rispondere con le barche di velocità (la concreta entità di queste ultime non è tuttavia stata ancora chiarita, si attende infatti la nascita del marchio low cost di Vodafone che dovrebbe essere lanciato dalla società Vei srl).

Dall’estate 2017 l’attesa si è fatta sempre più coinvolgente.

2. I numeri.

Prima della partenza dei servizi è bene conoscere alcuni numeri della società: il 22250, numero della rete Iliad rintracciabile con la ricerca degli operatori dallo smartphone; l’893950, serie di numeri che costituiranno il codice ICCID e che identificherà le sim Iliad; il prefisso 351, che sarà seguito dalle decadi 5, 6, 7, 8 e 9 per i primi milioni di clienti; infine il 177, il numero di assistenza clienti.

 

3. I negozi e i call center.

Per quanto riguarda la rete vendita il nuovo operatore sarà presente con pochi negozi sul territorio nazionale, limitandosi ad una sessantina di unità, rispetto ai 5.000 punti vendita di proprietà di Tim, Vodafone e Wind Tre. A tal fine Iliad ha stipulato un accordo per l’installazione di corner commerciali in alcuni centri commerciali Auchan in Italia già dalla fine di Marzo.

Dopo le segnalazioni dei corner del centro di Roma Est e Mestre, un sopralluogo presso il centro “Porte di Catania” ha permesso di esaminare l’ambiente che si troveranno a visitare coloro che vorranno attivare una sim Iliad.  Sarà maggiormente incoraggiata la vendita attraverso altri canali, specialmente la vendita online delle sim sul sito www.iliad.it.

Oltre a questa politica di vendita, che permetterà di ammortizzare costi che sarebbero insostenibili in presenza di tariffe dai prezzi più bassi di sempre, Iliad si servirà di call center esterni, senza occuparsi della costituzione degli impianti e dell’organizzazione necessarie  per il servizio.

 

4. Le app.

Negli scorsi giorni sono state rintracciate su Play Store. La prima è una semplice applicazione che è stata sviluppata per facilitare la portabilità del proprio numero. La seconda invece permette di configurare correttamente i parametri Internet & MMS per gli utenti Iliad che utilizzano ancora telefonini non autoconfiguranti.

 

5. Gli investimenti e la società.

Proprio a proposito dei costi, Iliad apporterà investimenti in Italia per 1 miliardo di euro. La società ha speso già 50 milioni di euro per le frequenze acquistate da Wind Tre nel 2017 e ne spenderà 190 per il 2018 e altri 210 per il 2019 (per un totale di 450 milioni). A questi si aggiungono i 220 milioni di euro da versare allo Stato per le frequenze 1800 Mhz fino al 2029 e le altre risorse che richiederà l’asta per il 5G. L’operatore procederà quindi alla costituzione di una propria infrastruttura e nelle zone di mancata trasferirà i propri clienti sul segnale rete di Wind Tre.

La società ha sede in via Restelli 1/A a Milano nel palazzo di vetro in condivisione con ZTE, la società che si occupa della gestione della rete Wind. A piano terra è stato scoperto il primo store nel capoluogo lombardo. Dal quartier generale proverranno tutte le scelte societarie, coordinate da Benedetto Levi, il giovane torinese classe 1988 nominato a capo della sede italiana.

In molti sono ad essere interessati a cosa si dirà domani durante la conferenza stampa di presentazione in via Tortona 27 a Milano presso il “Superstudio”. L’evento sarà in diretta a partire dalle 10:30 sul sito live.iliad.it e sulla pagina Facebook e canale Youtube della società. Molti sono i dubbi circa le tariffe, il lancio dei servizi, il come funzioneranno i distributori automatici di sim.

Per l’occasione proporremo una cronaca live su questo sito già dalle ore precedenti la conferenza, dando la possibilità a chi non può seguire la videodiretta di poter leggere gli aggiornamenti. Il tutto sarà corredato da contenuti extra su altri aspetti interessanti.

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