Quando Guidi, Guida e Basta: la campagna verso la sensibilizzazione contro l’uso degli smartphone alla guida

Il comunicato, redatto il 18 Maggio 2018 dall’ufficio stampa Anas, concerne il lancio della campagna 2018 per la sicurezza stradale “Quando Guidi, Guida e Basta” che ha lo scopo di sensibilizzare i guidatori, eliminando l’uso improprio dello smartphone alla guida. L’iniziativa è stata promossa da Anas in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato.

Secondo i dati Istat nel 2016, il numero delle vittime sulle strade era diminuito, contando 145 decessi in meno rispetto al 2015. Tuttavia, secondo le analisi svolte da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, nel 2017 si è registrato un aumento degli incidenti mortali dell’1,4% (22 in più del 2016, da 1.547 a 1.569) e ancor di più delle vittime del 2,7% (45 deceduti in più, da 1.665 a 1.710).

Altri dati in aumento sono quelli che riguardano le infrazioni causate dall’uso illecito dello smartphone durante la guida. Nel 2017 si contano 65.104 infrazioni commesse a causa dell’inutilizzo dei mezzi adatti per parlare in macchina come apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, un aumento del 7,1% in più rispetto al 2016.

A seguito delle analisi svolte, l’Anas insieme al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alla Polizia di Stato, mirano alla risoluzione del problema analizzando tutti i possibili rischi che apporta l’uso scorretto dello smartphone mentre si è alla guida, non conformandosi alle regole del Codice della Strada.

Inoltre, Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Anas, ha dichiarato che lo scopo dell’ente nazionale delle strade è quello di assicurare ai viaggiatori la sicurezza mentre si guida. Infatti, nel 2015 venne attuato un programma di manutenzione che impiegava il 45% delle risorse. Oggi invece è in atto un programma che impiega circa il 50% delle risorse, così da assicurare un maggior livello di sicurezza e comfort per coloro che viaggiano.

Tuttavia, nonostante le opere di manutenzione sopra citate, i dati indicano che circa il 90% delle volte gli incidenti stradali sono causati dal comportamento scorretto del guidatore. A tal proposito Giovanni Busacca, Direttore del Servizio Polizia Stradale, si è espresso dicendo:

“Quando parliamo di sicurezza stradale non possiamo prescindere dall’analisi delle cause che la insidiano: alle tradizionali fonti di pericolo come la velocità, la guida sotto l’effetto di  alcool  e/o  sostanze stupefacenti  e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza,  si aggiungono oggi nuovi comportamenti ‘rischiosi’, come  la distrazione ed in particolare l’utilizzo dello smartphone alla guida. Gli smartphone oggi ci connettono costantemente al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto ‘selfie’ scattati mentre si è alla guida: tutte operazioni che impediscono di mantenere lo sguardo sulla strada e le mani sul volante, interferendo pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada”.

Inoltre, è stata ricordata l’applicazione per smartphone con lo scopo di aiutare i guidatori troppo attaccati alla tecnologia, chiamata “Guida e Basta” sia per iOS che per Android. L’app, disponibile da quasi 2 anni, offre la possibilità di impostare la “modalità guida” che si occuperà di inviare un messaggio informando un gruppo di contatti dell’imminente guida, non potendo rispondere al telefono per tutto il tempo del tragitto. Durante il viaggio, l’accesso alle impostazioni sarà bloccato dall’app, ma quest’ultima consentirà di mandare la propria posizione geografica, durante la sosta, tenendo aggiornati i contatti selezionati.

Infine, è stato lanciato anche uno spot pubblicitario dalla durata di trenta secondi chiamato “Quando guidi #GUIDAeBASTA”. Quest’ultimo illustra la pericolosità delle azioni che quotidianamente si compiono in modo imprudente. Lo spot sarà pubblicato anche sui  profili social di Anas Spa (@stradeanas) Facebook, Instagram e Twitter e sul canale Youtube. E’ possibile ricevere ulteriori informazioni sul sito  Anas.

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