Tim Spa: terminata direzione e coordinamento di Vivendi SA. Nel primo trimestre 2018 ricavi di gruppo da 4,7 miliardi di euro (+2.7%)
Con un comunicato stampa redatto oggi, Martedì 16 Aprile 2018, Tim informa che il proprio Consiglio di Amministrazione ha oggi continuato con la definizione degli assetti di governance, che aveva già avviato il 7 Maggio 2018.
Ricordiamo che qualche settimana fa il Consiglio di Amministrazione di TIM si era già riunito per la prima volta dopo il rinnovo deliberato dall’Assemblea dei Soci, e aveva proceduto alla nomina di Fulvio Conti come Presidente del Gruppo, e confermato Amos Genish Amministratore Delegato della Società. Si era arrivati a tale decisione all’unanimità ed era anche stato definito il nuovo assetto delle deleghe nei confronti del Presidente e dell’Amministratore Delegato.
Oggi ha avuto luogo la prosecuzione dell’incontro del 7 Maggio e nello specifico, è stato formato un nuovo comitato interno che si occupa dell’istruttoria e del controllo della materia dei rapporti con parti correlate. Fanno parte di questo comitato i Consiglieri: Morselli (presidente), Capaldo, Cappello e Roscini.
I tre restanti Comitati sono invece il Comitato Strategico, costituito dai Consiglieri Conti, Genish, Gubitosi, De Puyfontaine, Ferrari e Sabelli, il Comitato per il controllo e i rischi, rappresentato dai Consiglieri Giannotti (Presidente), Gubitosi, Ferrari e Moretti ed infine il Comitato per le nomine e la remunerazione, di cui fanno parte i Consiglieri Altavilla (Presidente), Bonomo, Sabelli e Valensise.
Visto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione è un Consigliere indipendente, il Consiglio ha optato per non eleggere nessun Lead Independent Director, aggiornando in questo modo i Principi di autodisciplina della società che saranno visionabili sul sito internet ufficiale del noto operatore telefonico.
Ecco le parole del Presidente Fulvio Conti:
“La composizione dei Comitati, le determinazioni relative alla Corporate Governance e il risparmio identificato nei compensi dei Consiglieri di amministrazione sono la certificazione del percorso avviato da questo CdA verso la trasformazione di TIM in una public company focalizzata nel conseguire i risultati promessi al mercato”.
Nella nota stampa si legge anche che il Consiglio di Amministrazione non considera più Vivendi soggetto esercente, in quanto non ci sono più ragioni per farlo, quindi ha accertato l’intervenuta cessazione della sopra citata attività di direzione e coordinamento, dando esecuzione a tutti gli adempimenti conseguenti.
Prima:
Leggi anche: Tim si è ridotta solo ad essere una provincia dell’impero Vivendi?
Dopo:
Il Cda ha inoltre definito i compensi attribuibili ai vari Consiglieri ed ai membri dei comitati, facendo registrare un risparmio non indifferente se confrontato con le retribuzioni definite dal vecchio Consiglio.
Aggiungiamo anche che l’Amministratore Delegato, Amos Genish, ha assunto la responsabilità ad interim della funzione Procurement Unit & Real Estate.
Nella giornata di oggi 16 Maggio 2018, è stato anche pubblicato il comunicato stampa sulla relazione finanziaria del primo trimestre 2018:
Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi sotto la presidenza di Fulvio Conti per approvare il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018. Su base organica i ricavi totali consolidati sono sostenuti in particolare dalla performance positiva dei ricavi da servizi a livello di Gruppo (+3,1% YoY), in Italia (+2% YoY) e in Brasile (+6,4% YoY).
L’EBITDA reported di Gruppo (pari a 1,9 miliardi di euro) sconta l’effetto degli oneri operativi non ricorrenti pari a 95 milioni di euro. I costi non ricorrenti sono principalmente connessi all’accantonamento a copertura della sanzione da 74,3 milioni di euro comminata lo scorso 8 maggio 2018 in relazione alla presunta infrazione della norma “Golden Power”, già contestata da TIM e per la quale a breve presenterà ricorso. L’EBITDA organico, al netto dei componenti non ricorrenti, si attesta a 2 miliardi di euro, con un incremento dell’1,8% YoY.
“I solidi risultati del primo trimestre 2018 sono trainati dalla performance positiva in Italia e dalla forte crescita del Brasile, a conferma che stiamo già raccogliendo i frutti dell’implementazione della nostra strategia DigiTIM”, ha commentato l’AD di TIM, Amos Genish. “In Italia registriamo una crescita stabile dell’ARPU e della base clienti UBB, sia nel Mobile sia nel Fisso, grazie al nostro impegno costante in termini di avanzamento della copertura e di qualità, con cui ci affermiamo quali player premium.”
Il segmento mobile domestico continua la sua evoluzione positiva, con un’eccezionale crescita del 4,7% YoY dei ricavi totali, supportati in particolare dall’aumento della penetrazione BB e UBB (rispettivamente +158k clienti e +354k clienti), per una base clienti attiva totale di 27,4 milioni di clienti (+1,4%). In forte incremento anche i ricavi da servizi in rialzo del 3,7% YoY. L’ARPU Human è cresciuto del 4,6% YoY.
Il segmento fisso domestico ha confermato il suo andamento positivo,un aumento del 2,3% YoY nei ricavi da servizi retail; grazie a net adds totali sull’UBB pari a 634k (314k retail e 319k wholesale), TIM chiude il periodo a 3,8 milioni di linee UBB attive. Il posizionamento premium di TIM, rafforzato dagli ulteriori avanzamenti in termini di copertura, è basato su nuove offerte più semplici e flessibili, una migliore acquisizione clienti attraverso diversi canali (online, direct e negozi fisici), e da una proposta sempre più convergente. Di conseguenza, il settore fisso domestico registra una solida crescita dell’ARPU, sia nel segmento Consumer (+2,7% YoY) sia nel BB (+10,9%), confermando il positivo posizionamento di TIM.
Grazie a nuove offerte e partnership sui contenuti, la strategia convergente è in crescita costante e ha permesso di incrementare la base clienti sul Fisso di TIMVISION del 6,5% trimestre su trimestre. L’EBITDA organico sul Domestic ha subito l’effetto negativo delle negoziazioni in corso con le OOSS per il rinnovo dell’accordo di Solidarietà del Personale, scaduto a fine 2017. Al netto dei proventi una tantum, il dato risulta in aumento dell’1,3% YoY.
Prosegue il trend di recupero del Brasile, con un’accelerazione della generazione di cassa confermata da una straordinaria crescita del 40% YoY dell’EBITDA meno Capex. Anche l’ARPU mobile registra un’impennata notevole, +13,8% YoY. La Business Unit presenta, infine, un incremento del 4,8% YoY sui ricavi totali, supportata da un aumento del mobile post-paid e del fisso broadband.
La Posizione Finanziaria Netta Rettificata di Gruppo è pari a 25,5 miliardi di euro, ed è impattata negativamente dal rimborso IVA per effetto dello split payment, che ha assorbito circa 400 milioni nel primo trimestre; al netto di tale impatto, il dato è in diminuzione di 150 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017.
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