Un documento ufficiale sul sito di TIM, nella sezione assistenza, spiega ai propri clienti il funzionamento e l’uso della banda larga mobile, con particolare riferimento alla suddivisione della rete tra gli utenti.
Le tecnologie radiomobili dell’operatore distribuiscono equamente le risorse radio tra i clienti, entro i limiti imposti dalle caratteristiche dei singoli dispositivi a loro disposizione. Al fine di tutelare e ottimizzare la propria rete radiomobile, TIM deve adottare diverse procedure di gestione del traffico volte a garantire un’equa distribuzione delle risorse a tutti i clienti.
Un primo meccanismo abbastanza noto è quello della velocità massima raggiungibile, che varia a seconda dell’offerta attivata. La velocità è chiaramente influenzata dal dispositivo dell’utente, a seconda del tipo di tecnologia utilizzata, tra 3G, 4G, 4GPlus e 4.5G, e dalle condizioni tecniche come le interferenze e il livello di congestione della rete.
Il secondo meccanismo è però forse meno conosciuto dalla clientela di TIM, e prende il nome di Traffic Shaping.
Il termine inglese può essere tradotto in italiano con “adattamento del traffico” e serve a garantire la maggior qualità possibile al maggior numero di clienti. Come intuibile, la velocità di navigazione è particolarmente influenzata dal numero di clienti che utilizzano contemporaneamente la rete in un determinato momento. A causa di alcune applicazioni ad elevato consumo di banda, può capitare che venga compromessa la qualità del servizio per tutti gli altri clienti. Per ovviare a questo problema, TIM ha introdotto già nell’aprile del 2011 il metodo del Traffic Shaping, così da garantire accesso a tutti i clienti limitando in via temporanea l’uso delle risorse di rete, nel rispetto dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione. Ciò accade solo nel momento in cui l’utilizzo delle risorse di rete, in determinate fasce orarie particolarmente affollate, possa compromettere il diritto di accesso altrui.
Per questi motivi, TIM comunica nel suo documento che nella fascia oraria compresa tra le 17 e le 23 potrebbe essere limitata la velocità di connessione a 128KB al secondo in download e 64KB in upload per tutti i clienti che in quell’intervallo temporale superino il limite di 1 Gigabyte di dati scambiati.
TIM, che il 25 Aprile del 2016 aveva già definitivamente eliminato i blocchi VOIP e Peer to Peer, ribadisce che la procedura non comporta alcun tipo di discriminazione sull’origine e sulla destinazione del traffico, seguendo le normative sulla Net Neutrality.
Si ringrazia Riccardo per la segnalazione.
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