La giornata di oggi, domenica 29 Aprile 2018, è stata particolarmente sfortunata per tutti gli utenti di Telegram, l’app di messaggistica istantanea diretta concorrente di WhatsApp. Infatti, a partire dalle 01.00 fino alle 13.10, ovvero per ben dodici ore di fila, si è registrato un gravissimo disservizio in diverse zone del mondo.
Come di consueto in queste circostanze, gli utenti si sono riversati sui social, prevalentemente Facebook e Twitter, e sulle piattaforme dedicate come DownDetector, al fine di segnalare l’impossibilità di effettuare o ricevere chiamate tramite e di inviare messaggi.
Telegram ha risposto ufficialmente con un tweet in cui si accenna a un malfunzionamento in un server sito ad Amsterdam, che ha reso quindi impossibile utilizzare l’applicazione per molti utenti in gran parte dell’Europa, in Russia e in Nordafrica. Tra gli Stati maggiormente colpiti, oltre all’Italia, nella mappa di DownDetector figurano anche Germania, Francia e Spagna.
Si tratta forse del più lungo disservizio di Telegram, ma certamente non del primo: solo quest’anno, l’App ha fatto registrare diversi down, soprattutto negli ultimi due mesi, in cui il servizio ha superato quota 200 milioni di utenti attivi.
La giornata di oggi è stata dunque poco felice per Telegram, spingendo gli utenti più flessibili a sfruttare momentaneamente Whatsapp. Ma come sappiamo anche il re della messaggistica istantanea non è esente da problemi in tal senso.
Senza considerare il maldestro disservizio della mezzanotte del Capodanno 2017, causato da un sovraffollamento della rete, Whatsapp ha creato seri problemi ai suoi utenti nel Novembre del 2017, per più giorni. Controllando le statistiche di DownDetector, nei mesi di Gennaio e Febbraio 2018 sono state segnalate interruzioni momentanee dei servizi quasi quotidianamente, della durata media di circa 20 minuti.
Per questa ragione, la valutazione degli utenti sulla stabilità degli ultimi tre mesi è tradotta in tre stelle su cinque, contro le quattro di Telegram.
Le due applicazioni, seguendo la parabola ascendente della trasformazione smart, sono riuscite a modificare pesantemente le abitudini quotidiane di milioni di persone. La comunicazione su Whatsapp e Telegram è semplice, istantanea e senza filtri.
Tra messaggistica, registrazione vocale e chiamate, ogni esigenza di trasmissione di informazioni può essere soddisfatta in pochi secondi e in via totalmente gratuita. E la situazione italiana è solo uno specchio di questa circostanza: sui dispositivi android, WhatsApp è l’applicazione con maggior penetrazione, pari al 93%, mentre Google e Facebook si fermano, rispettivamente, al 74% e al 65%.
Non stupisce quindi come anche un temporaneo malfunzionamento della durata di pochi minuti finisca per compromettere seriamente un universo vibrante, fatto di relazioni sociali e commerciali, che fanno dell’istantaneità il loro punto di forza.
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