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I ricercatori del MIT hanno creato un modello neurale virtuale in grado di replicare il comportamento umano

I ricercatori dell’Istituto di tecnologia del Massachusetts (MIT), negli Stati Uniti, sono riusciti a creare dei modelli di apprendimento tecnologico in grado di replicare le prestazioni neurologiche umane in attività uditive come l’identificazione di una particolare musica.

Questi modelli “neurali” riescono a replicare i comportamenti umani, un po’ come nel film premio oscar “Her” del 2013 scritto e diretto da Spike Jonze, con protagonista Joaquin Phoenix, che descrive un futuro in cui venne creato un nuovo sistema operativo, dotato di un avanzatissima intelligenza artificiale, in grado perfino di apprendere ed elaborare emozioni.

Un primo tentativo di sviluppare questo tipo di “reti neurali informatiche” ci fu già negli anni 80, ma in quel periodo gli elaboratori elettronici non erano ancora così potenti da poter sostenere simili calcoli, oggi invece con i moderni elaboratori la costruzione di questi modelli è diventata realtà. In pratica queste “reti neurali virtuali” sono capaci di apprendere e svolgere un compito con la stessa precisione di un ascoltatore umano.

I compiti uditivi programmati dai ricercatori del MIT sono stati sostanzialmente due, uno che coinvolge il discorso e l’altro che coinvolge la musica. Per il primo compito, i ricercatori hanno dato al modello migliaia di registrazioni di due secondi, di una persona che parlava. Il compito era identificare singole parole nel mezzo della clip.

Per il compito musicale, è stato chiesto, invece, al modello di identificare il genere di una clip musicale di due secondi. Nelle clip sono stati immessi anche dei rumori di fondo per complicare la prova. Ebbene i modelli sono stati capaci di svolgere i compiti allo stesso modo di come li avrebbe svolti un essere umano, commettendo anche errori.

I ricercatori inoltre attraverso questi modelli vogliono capire se, come la corteccia visiva, la struttura della corteccia uditiva funzioni in modo gerarchico. In un sistema gerarchico, diverse parti del cervello elaborano, dando delle priorità, vari tipi di risultati basati sugli stimoli sensoriali inviati dal sistema.

Chissà se quindi, anche alla luce dei corposi investimenti europei in arrivo, circa 20 milioni di euro, nel campo dell’Intelligenza artificiale, di cui noi di MondoMobileWeb abbiamo già trattato, in un futuro non troppo lontano, le macchine, come nel film “Her”, prendessero davvero il sopravvento sull’uomo, superandolo in intelligenza, relegandolo ad un ruolo da comprimario.

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